Andrew Lawler - Why did the chicken cross the world?


Andrew Lawler
Why did the chicken cross the world?
Perché il pollo attraversò il mondo?

Per la maggior parte di noi la parola "pollo" denota un freddo e umido pezzo di carne bianca ricoperto di plastica sullo scaffale di un supermercato. Ma nel mondo antico – e anche in molte culture contemporanee – i polli hanno rivestito un profondo significato religioso e sociale.

Per Andrew Lawler, invece, è un soggetto di studi degno di un libro intero, intitolato Why did the chicken cross the world? The epic saga of the bird that powers civilization. Il titolo evoca l'inizio di innumerevoli barzellette, solo che invece di chiedersi perché la gallina attraversi la strada, Lawler si è chiesto perché abbia attraversato il mondo intero.

Che risposta si è dato? La risposta, in realtà, è piuttosto semplice. Il pollo ha attraversato il mondo perché l'abbiamo portato con noi. Gli esseri umani non possono fare a meno di questi volatili. Oggi la carne di pollo è la più diffusa in assoluto: gli Americani ne mangiano oltre 30 chili l'anno, più della carne bovina o suina. Tendiamo a pensare che il pollo sia stato addomesticato perché è buono da mangiare, ma in realtà, secondo gli esperti, almeno all'inizio non fu la carne l'obiettivo degli uomini che lo trasformarono in un animale domestico.

Tutti i polli che oggi popolano la Terra discendono dal gallo rosso, un uccello della giungla che vive nell'Asia meridionale, in una regione che si estende dal Pakistan fino a Sumatra e all'Indonesia. È un uccello di piccole dimensioni, che somiglia al fagiano e che i cacciatori amano particolarmente perché è molto raro, quindi catturarlo costituisce una vera e propria sfida. La cosa bizzarra è che questi volatili sono così timidi che, quando vengono catturati, rischiano di morire di infarto per il terrore. Quindi la vera domanda è come abbia fatto questo volatile così sfuggente a diventare il più diffuso al mondo.

Si ipotizza che l'evoluzione dei polli abbia promosso la civilizzazione umana: è un'affermazione piuttosto forte, è un'affermazione audace. Lo si considerava un volatile capace di fornirci carne e uova, ma niente di più. Approfondendo l'argomento, però, si può scoprire che davvero il pollo ha giocato diversi ruoli nel corso della storia umana, e in diverse società, più di qualsiasi altro animale: cane, gatto, mucche e maiali inclusi. Il pollo è presente in tutte le società della storia umana. Nell'antica Babilonia, nell'attuale Iraq, intorno all'800 aC si usavano dei sigilli per identificarsi. Su alcuni di questi sono state trovate immagini di galli accovacciati sulla cima di colonne, venerati dai sacerdoti. Quest'usanza si diffuse nell'Impero Persiano. I seguaci di Zoroastro consideravano il gallo sacro perché cantava prima dell'alba, prima che il sole sorgesse. E, nella tradizione zoroastriana, l'arrivo della luce è un segno fausto. In questo modo il gallo è stato associato al risveglio dal sonno, fisico e anche spirituale.

Nell'ultimo decennio diversi studi scientifici hanno mostrato piuttosto chiaramente che il brodo di pollo contiene una qualche sostanza che aiuta a guarire dal raffreddore. Non lo cura, ma senz'altro contribuisce ad alleviarne alcuni sintomi, come il naso chiuso o la febbre. Nel mondo antico i polli erano considerati una sorta di "farmacia a due zampe". Quando qualcuno aveva la diarrea, o era affetto da depressione, o aveva un figlio che faceva la pipì a letto, c'era sempre qualche parte specifica del pollo indicata come cura.

Andrew Lawler

Nato il 25 Maggio 1961 nella città portuale di Norfolk in Virginia, Andrew Lawler vendette rose, lavorò come lavapiatti e per un certo tempo lavorò in un conservificio di pesce in Alaska prima di scoprire il giornalismo nel 1984. In qualità di editore associato a The Futurist, si è impratichito in editoria e ha contribuito a ridisegnare la rivista. Ha poi ottenuto un lavoro come reporter per una pubblicazione solo pochi giorni prima del disastro della navicella spaziale Challenger del 1986, e ha trascorso il successivo decennio seguendo i politici di Washington per una serie di bollettini, giornali e riviste. Ha intervistato il vice presidente Dan Quayle su Air Force 2, Al Gore nel suo ufficio della Casa Bianca, e il Presidente George Herbert Walker Bush durante un viaggio a Houston. Ha inoltre seguito il Congresso, le agenzie federali e i comitati consultivi. Durante quel periodo Lawler fondò Space Station News, ha contribuito a lanciare il settimanale Space News e viaggiò molto in tutto il mondo scrivendo di spazio, scienza e tecnologia. Dopo un anno al MIT - Massachusetts Institute of Technology - come membro del Knight Science Journalism ha fondato l’ufficio del Science Magazine’s New England e ha iniziato a fare frequenti relazioni sull'archeologia in Medio Oriente, Asia Centrale, India, e Cina. I suoi articoli sono apparsi in più di una dozzina di pubblicazioni, oltre che in diversi volumi del Best of American Science and Nature Writing. Lawler è ora corrispondente collaboratore di Science Magazine e Archaeology Magazine.