Lessico


Nicolò Perotto o Perotti
Sipontinus

Umanista (Fano 1429 - Sassoferrato1480). Segretario apostolico nel 1455, nel 1458 divenne arcivescovo di Manfredonia, in provincia di Foggia, l’antica Siponto o Sipontum.

Molteplice e importante la sua produzione: traduzione di scrittori greci, tra cui Polibio, trattatelli metrici (De generibus metrorum, 1471), una grammatica latina tra le migliori dell’Umanesimo (Rudimenta gramatices o Utilissima rudimenta grammatices Nicolai Perotti Pontificis Sypontini ad Pyrrhum nepotem ex fratre suavissimum. Nuper recognita, et ab innumeris erroribus vindicata per Borganitium Candianensem. Ac denuo in lucem aedita..., 1474, un’opera dalla quale Leonardo trasse migliaia di vocaboli raccolti nel Codice Trivulziano).

Si dedicò anche a un voluminoso ed eruditissimo commento a Marziale (Cornucopia, sive commentaria linguae latinae, postumo, 1489). Trascrisse nell’Epitome, tra sue poesie giovanili, favole di Aviano e di Fedro.

Delle favole di Fedro circolavano nell'antichità 5 libri: a essi, nel sec. XVIII, sono state aggiunte trentadue favole scoperte da Niccolò Perotto e che mancano nei codici oggi conservati (Appendix Perottina). L’umanista Domizio Calderini (Torri, Verona, ca. 1444 - Roma 1478), esponente della scuola empirica di Bracciolini, sostenne infuocate polemiche contro il nostro Sipontinus.

Traduzione in latino da parte di Sipontinus
del giuramento di Ippocrate

contenuta alla fine di una pubblicazione di Alessandro Benedetti