Lessico


Piero de' Medici

A Cosimo il Vecchio (Firenze 1389 - Careggi 1464), iniziatore della signoria dei Medici di Firenze sia pure senza alcun titolo formale, succedette Piero il Gottoso (Firenze 1414 o 1416-1469), politico mediocre che si attirò l'odio di numerosi avversari e fu costretto a fronteggiare due tentativi insurrezionali: uno in città a opera dei Pitti e degli Acciaiuoli (1466) e l'altro in campo aperto contro un gruppo di fuorusciti che furono sconfitti alla Molinella (1467).

Dal suo matrimonio con Lucrezia Tornabuoni nacquero, tra gli altri, Lorenzo il Magnifico (1449-1492) e Giuliano (Firenze 1453-1478) che alla morte del padre furono proclamati “principi dello Stato”. L'attività politica di Giuliano fu scarsa e dopo la sua uccisione durante la congiura dei Pazzi il dominio della città rimase tutto nelle mani del fratello.Unico discendente di Giuliano fu il figlio naturale Giulio (1478-1534), divenuto poi papa con il nome di Clemente VII.

Numerosi, invece, i figli che Lorenzo il Magnifico ebbe dal matrimonio con Clarice Orsini. Tra di essi, Piero (Firenze 1472 - Cassino 1503) succedette al padre nel governo della città ma ne fu cacciato nel 1494 per non essersi opposto alle pretese di Carlo VIII. Tentò senza successo di riprendere il potere, si unì alle armate francesi dirette verso Napoli e durante la loro ritirata annegò nel Garigliano.

Sandro Botticelli (Alessandro Filipepi - Firenze 1445-1510)
Adorazione dei Magi

La scena sacra dell’Adorazione dei Magi, soggetto della tavola conservata agli Uffizi (1476-77), si rivela a una lettura iconografica un pretesto per l’esaltazione dinastica dei Medici, signori di Firenze e mecenati di Botticelli. Vi compaiono infatti tutti i principali componenti della nobile famiglia fiorentina, nelle vesti dei Magi (Cosimo, Piero e Giovanni) e degli astanti (Giuliano). Nella parte sinistra del dipinto  la maggior parte dei critici ha riconosciuto Lorenzo il Magnifico (con la veste rossa e le mani unite sull'elsa della spada), rappresentato in compagnia degli amici umanisti Pico della Mirandola (con il copricapo arancio), e Poliziano (con copricapo azzurro, appoggiato a Lorenzo con gesto amicale).