Lessico


Proclo

Filosofo greco (Costantinopoli 412 - Atene 485). Fu l'ultimo grande rappresentante dell'indirizzo neoplatonico. Nel suo pensiero confluiscono talune dottrine religiose e magiche tipiche del sincretismo ellenistico, che tuttavia non oscurano l'impianto plotiniano rigorosamente speculativo e intellettuale. Anzi il pensiero del filosofo Proclo (Licopoli, Egitto, 205 - Minturno, provincia di Latina, 270, massimo esponente della scuola neoplatonica), si configura come una fondazione razionale della dottrina di Plotino, all'interno della quale trova posto quella mediazione della teurgia che Plotino escludeva, mentre accettava come organo dell'ascesa il solo intelletto che contempla le idee.

Ma per Proclo l'identificazione tra le idee (enadi) e gli dei della tradizione significa l'accoglimento delle pratiche magiche e dei rituali religiosi come mediazione capace di predisporre l'assimilazione dell'intelletto umano all'intelletto divino.

Dottrina fondamentale di Proclo è la struttura triadica dell'essere: la realtà consiste nel permanere in sé (moné), nel procedere fuori (proódos) e nel ritorno al principio (epistrofé). Tale è la natura dell'essere in generale e di ogni ente in particolare: come il tutto ha un principio – un'unità che è un permanere in sé –, un essere molteplice che ne emerge e un'unione finale come rivolgimento della molteplicità all'unità, così ogni ente in sé è un'unità, una molteplicità e un'unione.

Proclo esprime la struttura triadica dell'essere sotto molti aspetti, che sono altrettante triadi. L'intelletto divino è l'insieme vivente delle triadi (finito-infinito-misto; sostanza-alterità-identità; principio-mezzo-fine; essenza-vita-intelletto; ecc.).

Opere: Teologia platonica, Elementi di teologia; commenti al Timeo, alla Repubblica, al Parmenide di Platone e al I libro degli Elementi di Euclide, dove si trova il Riassunto storico, fonte preziosa di notizie per la ricostruzione della geometria antica, in parte tracciato sull'opera, non pervenutaci, di Eudemo.

È autore anche di un commento al Tetrabiblos di Tolomeo e di una rassegna delle ipotesi astronomiche degli antichi condotta in parte sui testi originali e in parte sugli storici precedenti.