Lessico


Pesi e Misure
Pietra miliare o miliario
Miglio
Pesi e misure di Quinto Remmio Palemone
Pesi e misure di Prisciano

Ligne - Linea

La ligne, termine che in francese significa linea, è un'unità di lunghezza adoperata in Francia prima dell'adozione del sistema metrico nel tardo Settecento. È tuttora utilizzata dai produttori di orologi da polso francesi e svizzeri per misurare il diametro del movimento di un orologio. La ligne viene indicata con la lettera L, o con il simbolo del triplo primo ('''), ed equivale a 2,2558291 mm (1 mm = 0,443296 ligne). Dodici lignes formano un pollice francese (27,07 mm).

Libbra di Carlo Magno

La libbra di Carlo Magno, da lui introdotta tra il 780 e il 790, equivaleva a circa 410 g, e si divideva in 20 soldi e in 240 danari. Da essa derivarono le varie libbre medievali, in uso fino all'introduzione del sistema metrico decimale.

Libbra romana

L’antica libbra romana equivaleva a 327,45 grammi e si suddivideva in 12 once.
Per cui un’oncia equivaleva a 27,28 grammi.
1 libbra = 327,45 g
1 oncia = 27,28 g
1 dracma = ⅛ di oncia = 3,41 g
1 scrupolo =
1/24 di oncia = 1,13 g
1 denario = 1 dracma attica = ⅛ di oncia = 3,41 g
1 obolo =
1/6 di dracma = 0,568 g
1 semioncia = 13,64 g

Chenice

Misura per aridi, equivalente a poco più di un litro
1 chenice = 1,08 l

Ciato

Dal greco kýathos. 1 ciato = 50 ml
1) Ciotola, provvista di lungo manico, in uso nell'antichità tra la fine del sec. VI
e la metà del V aC per travasare il vino dal cratere nelle brocche.
2) Antica unità di misura di capacità corrispondente a ½  decilitro scarso
1 decilitro = 100 ml
1 ciato = 50 ml
1 emina o cotile = 250 ml
1 sestario = 500 ml
ad essere precisi, il sestario equivaleva a circa 562 ml
1 congio = 3,27 l

Oncia - come misura di lunghezza

1 oncia = 1 pollice = 2,54 cm (1/12 del piede, che era pari a circa 29 cm)

Dito

1 dito = 1,8 cm circa (1/16 del piede, che era pari a circa 29 cm)

Piede

Il piede romano corrispondeva a circa 29 cm.
L'attuale piede inglese - o foot - equivale a 30,48 cm.

Miglio romano

1 miglio romano = 1000 passi
1 passo = 5 piedi
1 piede romano = 29,6 cm
1 passo = 5 x 29,6 cm = 148 cm
1 miglio romano = 148 cm x 1000 = 148.000 cm = 1.480 m = 1,48 km

Pietra miliare o miliario

1° miliario della via Appia Antica
oggi custodito in Campidoglio
e sostituito nel luogo originario da una copia.

La pietra miliare o miliario - miliarium in latino - era un cippo iscritto, posto sul ciglio stradale, utilizzato per scandire le distanze lungo le vie pubbliche romane. La forma più consueta è quella di una colonna (anche se vi sono miliari rastremati, quadrangolari o con base appuntita per infiggerli nel terreno), che può arrivare fino a m 2,5 di altezza e a m 2 di circonferenza. Il materiale di cui è costituita varia dal calcare alla trachite al marmo pregiato. I miliari riportano iscrizioni il cui testo è redatto in uno stile particolare, con abbreviazioni e sigle. Sono in genere caratterizzati dall'indicazione della distanza in miglia (1 miglio = m 1480 circa), da sola o con la scritta m(ilia) p(assum). Tale distanza veniva calcolata dal punto di partenza della strada oppure dalla città più vicina. Nella quasi totalità dei miliari sono riportati il nome e le titolature del magistrato o dell'imperatore che fece costruire o restaurare la strada, talvolta seguiti da verbi come fecit, munivit, refecit, stravit. Quando questi dati mancano e compare solo una dedica si può ipotizzare uno scopo celebrativo e onorario del monumento.

Anche se sono documentati tentativi precedenti, risale al tribuno della plebe Gaio Gracco la proposta, poi approvata nell'anno 123 aC, di una legge organica inerente le principali arterie stradali romane. Queste ultime furono accuratamente misurate e dotate di cippi cilindrici con basamento quadrato ogni mille passi romani (da qui il termine miliare). In Italia indicavano inizialmente la distanza dalla cerchia delle Mura serviane di Roma. In epoca imperiale il punto di riferimento fu fissato nel miliario aureo, fatto apporre nel 20 aC da Ottaviano Augusto, divenuto curator viarum, nel Foro romano, tra i Rostri ed il Tempio di Saturno, presso il quale tuttora sono visibili i suoi resti. Nelle province romane le pietre miliari segnalavano la lontananza dalla capitale o dalle principali città.

Le pietre miliari possono senz'altro essere considerate uno dei primi esempi di segnale stradale, precursore delle odierne indicazioni verticali. Il ritrovamento degli antichi miliari è stata preziosa per ricostruire percorsi stradali romani ed eventi descritti su tali cippi, di cui si era persa la memoria storica. Il ripristino di alcuni tratti abbandonati e sepolti dalla vegetazione dell'Appia Antica, infine, ha permesso la misurazione della distanza tra miliari contigui rimasti nell'ubicazione originaria, confermando il valore del miglio romano, pari a 1478,50 metri.

Miliario romano del 201 aC
Sankt Margarethen – Austria Superiore

Miglio

Miglio romano
1 miglio romano = 1000 passi
1 passo = 5 piedi
1 piede romano = 29,6 cm
1 passo = 5 x 29,6 cm = 148 cm
1 miglio romano = 148 cm x 1000 = 148.000 cm = 1.480 m = 1,48 km

Il nome miglio (sostantivo maschile al singolare: mìglio - al plurale solo femminile: mìglia - dal latino milia plurale di mille, mentre milium in latino è la graminacea Panicum miliaceum) denota molte diverse unità di misura di lunghezza usate in diversi paesi ed epoche storiche, di lunghezza variabile da 1 a 10 km circa. Nessuna di queste fa parte del Sistema Internazionale.

La parola miglio deriva dall'espressione latina milia passuum, migliaia di passi (singolare: mille passus), che nell'Antica Roma denotava l'unità pari a mille passi (1 passo = 1,48 metri). Dal XIX secolo in poi queste unità di misura sono state abbandonate nella maggior parte dei Paesi che hanno adottato il sistema metrico decimale: in questo sistema, per le scale di lunghezza per le quali era appropriato l'uso delle miglia, si usa il chilometro. L'uso delle miglia sopravvive tuttora nei paesi anglosassoni (compresi gli USA) e nella navigazione marittima e aerea.

Miglia tuttora in uso

Miglio terrestre o miglio inglese (statute mile): nel sistema imperiale britannico corrisponde a 1760 iarde e a 5280 piedi. È lungo esattamente 1609,344 m. Viene tuttora comunemente usato nei paesi anglosassoni.

Miglio d'equatore o geografico: è pari alla lunghezza dell'arco di equatore corrispondente a un minuto d'arco di longitudine, cioè circa 1855,325 m.

Miglio marino o miglio nautico internazionale (nautical mile): è lungo esattamente 1852 metri secondo la definizione stabilita nel 1929 dalla International Extraordinary Hydrographic Conference di Monaco di Baviera (recepita dagli Stati Uniti nel 1954 e dal Royal Hydrographic Office britannico nel 1970). In precedenza era definito come la lunghezza dell'arco di meridiano sotteso da un angolo di un minuto d'arco sul parallelo medio di 44°20'. Il Sistema Internazionale di unità di misura ne ammette l'uso per la navigazione aerea e marittima.

Miglio marino inglese o miglio nautico inglese: pari a 1853,18 m.

Miglio marino USA o miglio nautico USA: pari a 1853,24 m.

Miglia non più in uso

Miglio romano = 1480 m
Miglio austriaco = 7585 m
Miglio di posta austriaco = 7585,94 m
Miglio danese = 7532 m
Miglio italiano = 1837 m
Miglio norvegese = 11 295 m
Miglio olandese = 7408 m
Miglio nuovo olandese = 1000 m
Miglio del Reno (di Prussia) = 7532 m
Miglio di Romania = 7848 m
Miglio russo (Versta) = 1067 m
Miglio svedese = 10 000 m

Quinto Remmio Palemone

Grammatico latino del sec. I dC. Nativo di Vicenza, visse a Roma dove acquistò fama come insegnante per la novità dei suoi metodi pedagogici (fu il primo, tra l'altro, a introdurre Virgilio nelle scuole come libro di testo). Tra i suoi allievi furono anche Quintiliano e Persio. Lasciò, oltre a versi di poco conto, un'Ars grammatica, adattamento latino della grammatica greca di Dionisio Trace, grammatico alessandrino (sec. II aC), scolaro di Aristarco, che costituì a sua volta una rinomata scuola a Rodi. Va sotto il nome di Aristarco il primo manuale sistematico di grammatica che fu il modello di molte opere per tutto il Medioevo e ancora in età moderna.








Prisciano

Grammatico latino del sec. VI dC. Nacque a Cesarea, in Mauritania, ma si trasferì a Costantinopoli, dove insegnò. Sua opera fondamentale furono le Institutiones grammaticae, in 18 libri (16 di grammatica e 2 di sintassi), commentate e usate per tutto il Medioevo come norma di corretto uso latino. Altre sue opere minori riguardano la metrica e la retorica; scrisse anche un poema in lode dell'imperatore Anastasio e una Periegesi, pure in esametri.