Lessico


Johannes Reuchlin

Sette fonti a mia disposizione relative a Reuchlin
riferiscono per nascita e morte
rispettivamente 1455 e 1522 invece di 1445 e 1521.

Umanista tedesco (Pforzheim 1455 - Bad Liehenzell 1522). Studiò a Friburgo in Brisgovia, a Parigi, a Basilea e infine a Orléans e Poitiers, occupandosi di diritto ma anche di lingue classiche. Accompagnò il duca Eberardo il Barbuto del Württemberg in Italia (1482), dove entrò in contatto con Lorenzo il Magnifico e la sua corte.

Influenzato dalle idee di Giovanni Pico della Mirandola sulla cabala e la tradizione ebraica, si perfezionò poi nello studio del greco e dell’ebraico. Morto Eberardo, si recò (1496) a Heidelberg, dove divenne precettore dei figli dell'elettore palatino Filippo. Si stabilì quindi a Stoccarda e divenne (1502) uno dei Triunviri del collegio giuridico della Lega sveva; fu poi (1519-21) professore di greco e di ebraico a Ingolstadt, quindi a Tubinga, dove continuò a insegnare fino alla morte.

Dotato di cultura poliedrica e di carattere equilibrato e più che altro disposto a una grande apertura verso le innovazioni nel campo degli studi esegetici e linguistici, divenne il caposcuola dell’umanesimo tedesco. Seguì per il greco la pronuncia che fu poi detta reuchliniana (caratterizzata soprattutto dal fenomeno dell'etacismo e da altre trasformazioni di suoni che si è conservata in Grecia fino a oggi), in antitesi a quella che nel frattempo era stata proposta da Erasmo da Rotterdam (sostenuta nel De recta Latini Graecique pronuntiatione dialogus) e che si è imposta anche in Italia nella seconda metà del 1800.

Pubblicò, fra l’altro, nel 1512 i Salmi penitenziali in lingua originale e scrisse i Rudimenta linguae hebraicae (1506) e il De accentibus et orthographia linguae hebraicae (1518), opera che impostava scientificamente lo studio dell'ebraico; si oppose, in polemica con J. Pfefferkorn e i circoli teologici conservatori, alla proposta di distruggere i libri ebraici.

Fu il primo non ebreo a scrivere libri sulla cabala, da lui interpretata come teologia simbolica e rivelazione originaria trasmessa all’umanità dal primo uomo; sotto l’influenza del platonismo umanistico, nel De verbo mirifico (1494, sul tetragramma sacro YHWH) e nel De arte cabalistica (1517), scritti in forma dialogica, sostenne la possibilità di confermare la fede cristiana attraverso la cabala, e di rintracciare temi cristiani nella tradizione zoroastrica, orfica, pitagorica e platonica.

In contrapposizione apparente alle Clarorum virorum epistolae, silloge di scritti umanistici favorevoli a Reuchlin e da lui pubblicate (1514), uscì (1515-17) la feroce satira antiromana delle Epistolae obscurorum virorum, scritte in appoggio a Reuchlin nell'ambiente di Ulrich von Hutten e Muziano Rufo. Anche e tanto più da queste Epistolae Reuchlin trasse vantaggio a scapito del partito avverso; non se ne fece però coinvolgere, rimanendo estraneo alla Riforma nella sua radicalizzazione, pronunciandosi infine anzi direttamente contro Lutero.

Johannes Reuchlin - all'estrema sinistra - fra le personalità più rilevanti della sua epoca
incisione su legno - Strasburgo 1521

Fra le molte opere, talune basilari per lo sviluppo degli studi umanistici, le edizioni di alcune operette di Senofonte (1520), di Eschine e Demostene (1522) e il Vocabularius breviloquus della lingua latina (1475). Fu famoso anche come poeta, in virtù soprattutto delle commedie in latino Scenica progymnasmata o Henno (1497) e Sergius (1507) rielaborate da Hans Sachs nel 1531.

Il cognome Reuchlin fu umanisticamente grecizzato in Kapnion e latinizzato in Capnio, in quanto il fumo -  in tedesco Rauch - in greco in greco suona kapnós. Si ricordi l'Apotheosis Capnionis scritta da Erasmo in morte di Reuchlin.

Johannes Reuchlin
Grecized, Capnion

Catholic Encyclopedia

Celebrated German humanist, b. at Pforzheim, Baden, 22 February, 1455; d. at Liebenzell, 30 June, 1522. He studied at Freiburg, Paris, and Basle, where he won his baccalaureate in 1475, his degree of master in 1477, and later taught Greek and Latin; in 1479 he became bachelor of jurisprudence at Orléans, and licentiate of law at Poitiers in 1481.

During two trips to Italy (1482 and 1490) he became acquainted with the Platonic Academy at Florence and the chief Italian philologians, he himself exciting wonder through his great philological knowledge. In the interval between these journeys he became counsel of Count Eberhard of Würtemburg, assessor in the high court and doctor of jurisprudence, meanwhile applying himself zealously to the study of Hebrew.

On the death of his patron Eberhard, he fled to Heidelberg through fear of his successor, the malevolent Count Eberhard VI, where he became counsel to the elector.

In 1498 he paid his third visit to Rome, and perfected his Hebrew by intercourse with some learned Jews. In Heidelberg he wrote his two witty and successful Latin comedies, "Sergius" and "Henno". On Eberhard's deposition he returned to Stuttgart, and became imperial judge of the Swabian Confederation (1502-12), private littérateur, professor of Greek and Hebrew at Ingolstadt (1520-1), and professor at Tübingen (1521-2).

The chief service of Reuchlin was his introduction into Germany of the study of Hebrew. His "De rudimentis hebraicis" (1506), containing both lexicon and grammar, was epoch-making. In 1512 he published as a manual for beginners an edition of the Hebrew text of the Penitential Psalms with a literal Latin translation. In his "De accentibus et orthographia linguae hebraicae" (1518), he treats in detail the word-accent, and more briefly the rhetorical accent and musical emphasis.

Less important are his cabalistic writings ("De verbo mirifico", 1494; "De arte cabbalistica", 1517), in which he becomes lost in the abstruse problems of mysterious names and figures. Meanwhile his unfortunate quarrel with Johann Pfefferkorn and the Cologne Dominicans concerning the destruction of the Talmudic books had begun. Throughout the Reformation, Reuchlin remained faithful to the Church and sought to alienate his grandnephew Melanchthon from Luther.