Rondone - uccello con probabile sonno uniemisferico


Rondone comune
Apus apus
uccello con probabile sonno uniemisferico

Probabilmente rondone deriva dallo spagnolo rondar, andare in giro per fare la ronda, con accostamento a rondine. Il rondone comune, Apus apus, cioè senza piede, dal greco ápous , è un uccello della famiglia Apodidi, ordine Apodiformi. Lungo poco più di 15 cm, è adattato a un'esistenza esclusivamente aerea e a un volo ultraveloce. Si differenzia dalla rondine per il piumaggio nerastro, col mento appena biancastro, le ali più strette e allungate, la coda forcuta ma più breve; la testa più appiattita con una bocca enorme. I tarsi o tarsometatarsi sono cortissimi, lunghi appena una decina di mm, privi del normale rivestimento di scagliette e protetti da una rada guarnizione di penne sul davanti. Quando deve muoversi sul terreno ha un'andatura molto incerta e avanza strisciando sui calcagni. Le dita però sono robuste e terminano in artigli uncinati straordinariamente appuntiti che gli permettono di rimanere appeso e di dare la scalata a rocce e a muri.

Instancabile nel volo, durante la stagione riproduttiva il rondone costituisce degli stormi che si precipitano in picchiata a forte velocità (sembra che la specie possa, seppure su tratti molto brevi, superare i 300 km orari, tant'è che in inglese è detto swift = rapido, veloce) tra gli edifici molto alti, emettendo grida fortissime. Insettivoro, il rondone nidifica nei fabbricati sotto tegole e grondaie, nelle fessurazioni della roccia e nelle cavità dei grandi alberi nonché nei nidi artificiali.

Vive la maggior parte dell’anno nelle aree calde dell’Africa e dell’Asia e si riproduce nelle zone temperate dove si sposta alla fine dell’inverno/inizio primavera, trattenendosi  per circa 90 giorni. In Italia si sofferma da aprile sino a luglio; la femmina depone 2-3 uova, la cui incubazione si protrae per 19-20 giorni mentre i pulli lasciano il nido dopo 40 giorni. Per saperne di più vedere .

Ha la caratteristica di riuscire a dormire in volo. Si suppone che a tale scopo adotti un sonno uniemisferico, cioè che dorma solo con un emisfero del cervello mentre con l'altro controlla il volo. Tuttavia tale modalità di sonno, documentata con registrazioni elettroencefalografiche in molti cetacei e in alcune specie di uccelli, non è mai stata dimostrata direttamente nel rondone.

Sonno uniemisferico

Alcune specie animali, tra cui i cetacei, gli uccelli e alcuni rettili, sono in grado di dissociare l'attività dei due emisferi cerebrali in maniera tale che, mentre un emisfero dorme, l'altro rimane sveglio. Durante il sonno uniemisferico è presente asimmetria dell'attività elettroencefalografica dei due emisferi.

Negli uccelli, quando un solo emisfero sta dormendo, solo l'occhio controlaterale sarà chiuso: per esempio, quando l'emisfero destro è addormentato l'occhio sinistro sarà chiuso, e viceversa. La distribuzione di sonno tra i due emisferi e la quantità di sonno uniemisferico sono determinate sia da quale parte del cervello è stata più attiva durante il precedente periodo di veglia (quella parte dormirà più profondamente), sia dal rischio di attacchi da parte di predatori.

Le anatre vicino al perimetro dello stormo sono probabilmente quelle che rileveranno per prime gli attacchi dei predatori. Queste anatre sono significativamente più soggette a sonno uniemisferico di quelle che dormono in mezzo allo stormo, e reagiscono a stimoli minacciosi visti con l'occhio aperto.

Le zampe di un giovane rondone

Foto di Mauro Ferri
scattate durante una sessione di inanellamento del 2002

Ci si può fare un'idea di come le zampone in un pullo diventino sempre più zampine nell'adulto, dato che in pratica non cambiano di dimensione (infatti si possono inanellare dei pulli senza temere successivi disagi o danni) perché nell'adulto servono solo per appendersi le poche volte che nella vita lo faranno, dato che volano sempre, notte e giorno, salvo la costruzione del nido e i turni di cova e le imbeccate, per un totale di 90 giorni all'anno a partire dal secondo anno di vita.

Dr Mauro Ferri
Veterinario Faunista
Modena

Studio su una colonia di Apus apus
nidificante in torre rondonara
nel Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina

Fausto Minelli & Mauro Ferri

1993

  2,5 MB

Sono pure presenti le seguenti monografie

Rondoni i professionisti del volo
di Fausto Minelli

Il Parco e la Torre Rondonara
di Mauro Ferri

Rocca Malatina - o Roccamalatina - è una frazione del comune di Guiglia che si trova a 15 km da Vignola lungo la Strada Statale 623 del Passo Brasa nell'Appennino modenese. La sua notorietà è dovuta alle imponenti rocce d'arenaria risalenti al medio Miocene, i Sassi di Roccamalatina.

Per comprendere l'origine del nome ci si deve rifare alla storia di una famiglia nobile, i Malatigni, che per circa due secoli e mezzo, fra il XII e il XIV secolo, dominò una parte abbastanza estesa del territorio. Una vicenda a suo modo ambigua e carica di significati a iniziare dal suo capostipite, tal Malatigna, che compare nella zona intorno al 1170.

Oggi Rocca Malatina conta circa 700 abitanti ed è contornata dal Parco regionale dei Sassi di Roccamalatina. Sono inoltre molto apprezzate le specialità gastronomiche della zona e le numerose feste e sagre, che si svolgono soprattutto nel periodo primaverile ed estivo.

Rondone

Il rondone comune (Apus apus, Linnaeus 1758) è un piccolo uccello migratore dell'ordine degli Apodiformi. È lungo 15-18 cm, ha un'apertura alare di 38-40 cm e pesa circa 35-56 g. Ha il piumaggio completamente nero, tranne il mento che è biancastro. Le ali sono falciformi e la coda leggermente biforcuta. Il becco è molto corto, con una grande apertura boccale. Le zampe sono molto corte e inadatte per camminare a terra: per questo motivo il rondone non ama ritrovarsi al suolo. Quando si trova a terra riesce sì a prendere il volo, a volte spingendo con le lunghe ali, a patto però che il terreno sia liscio, cosicché le ali possano battere liberamente, cosa che invece non riesce loro, ad esempio, in terreni con l'erba alta. I sessi sono simili.

Il rondone vive in quasi tutt'Europa, in gran parte dell'Asia e nell'Africa mediterranea e meridionale. Vive in città e paesi soprattutto con centri storici ricchi di edifici con cavità, campagne, specchi d'acqua e coste rocciose.

Il rondone trascorre gran parte del tempo in aria dove caccia insetti alati, si accoppia e, addirittura, dorme. Batte velocemente le ali ed è abilissimo in picchiate, cabrate, virate. Ha pochi nemici naturali vista la sua straordinaria velocità che può raggiungere i 220 Km/h in picchiata: in volo deve guardarsi solo dal falco lodolaio, anch'esso altrettanto veloce e agile da riuscire a prenderlo. Si nutre esclusivamente di insetti aerei. Si è calcolato che una coppia con i nidiacei possa catturarne anche fino a 20.000 in un giorno.

Il nido è costruito con piume e fibre vegetali, impastate con la saliva. in cavità naturali delle rocce o degli alberi, ma più spesso artificiali come fessure e nicchie degli edifici, sotto tegole e grondaie, sino ai 2000 metri di quota. La femmina depone 2-3 uova bianche a fine primavera e le cova insieme al compagno per circa tre settimane. Poi i nidiacei, che possono rallentare il metabolismo in carenza di cibo, vengono allevati per una quarantina di giorni da entrambi i genitori fino a quando sono capaci di volare e procurarsi il cibo da soli. Spesso formano coppie stabili nel tempo fino a quando uno dei due partner muore.

Nidifica in primavera in tutt'Europa (ad eccezione delle regioni più settentrionali come l'Islanda), Africa settentrionale e in Asia, mentre già a mezza estate migra verso zone più calde come l'Africa sub-sahariana e l'Asia meridionale per trascorrervi la maggior parte dell'anno.

Le stridenti grida vengono emesse soprattutto durante voli di gruppo con spettacolari inseguimenti presso i siti riproduttivi. Rappresentano una delle voci animali più regolarmente udibili nei nostri maggiori centri abitati da aprile a luglio.

Common Swift

The Common Swift (Apus apus) is a small bird, superficially similar to the barn swallow or house martin. It is, however, completely unrelated to those passerine species, since swifts are in the separate order Apodiformes. The resemblances between the groups are due to convergent evolution reflecting similar life styles. The scientific name comes from the Greek ápous, meaning "without feet". These birds have very short legs which they use only for clinging to vertical surfaces (hence the German name Mauersegler, literally meaning "wall-glider"). They never settle voluntarily on the ground.

Like swallows, Common Swifts are migratory, and in midsummer they are found in Great Britain and northern Europe, while they winter much further south in southern Africa. Swifts will occasionally live in forests, but they have adapted more commonly to human sites and will build their nests in all suitable hollows in buildings, under window sills, in the corner rafters of wooden buildings, in chimneys, and in smokestacks. A swift will return to the same nesting site year after year, rebuilding its nest when necessary. Young swifts in the nest can drop their body temperature and become torpid if bad weather prevents their parents from catching insects nearby. Swifts spend most of their lives in the air, living on the insects they catch in their beaks. They drink, feed, and often mate and sleep on the wing.

Common Swifts are 16-17 cm long with a wingspan of 38-40 cm and entirely blackish-brown except for a small white or pale grey patch on their chins which is not visible from a distance. They have a short forked tail and very long swept-back wings that resemble a crescent or a boomerang. The call is a loud scream in two different tone pitches, of which the higher one is from the female and the lower one from the male. They often form 'screaming parties' during summer evenings where about 10-15 gather and fly around in circles, all calling out to each other.

The predecessor of the Central European subspecies which lived during the last ice age has been described as Apus apus palapus. The heraldic bird known as the "martlet", which is represented without feet, may have been based on the swift, but is generally assumed to refer to the house martin; it was used for the arms of younger sons, perhaps because it symbolized their landless wandering.