Ulisse Aldrovandi

Ornithologiae tomus alter - 1600

Liber Decimusquartus
qui est 
de Pulveratricibus Domesticis

Libro XIV
che tratta delle domestiche amanti della polvere

trascrizione di Fernando Civardi - traduzione di Elio Corti

332

 


Si raccomanda l'opzione visualizza ->  carattere ->  medio del navigatore

[332] DE GALLO

Alio Indico.

Cap. X.

CAPITOLO X

IL SECONDO GALLO INDIANO

Quem modo depingimus, simpliciter Gallum Indicum dicunt. Eum magno Hetruriae Duci Ferdinando acceptum refero, qui prae eximia sua liberalitate, ut est virorum doctorum studiosissimus, depictum mihi aliquando dono transmisit. Avis toto corpore coloris erat aterrimi, calcaribus, et cauda carebat, uti etiam crista, cuius loco cirros gerebat. Rostrum erat bicolor, partim enim luteum, nempe caput versus, caetera atrum. Superius rostrum aduncum. Quo loco in aliis Gallis narium foramina sunt, ibi haec avis rotundum quid magnitudine cerasi luteum habebat. Tibiae, pedesque tabellis albicantibus praediti. Pennae etiam quaedam prope anum exiguae albescebant.

Quello che adesso raffiguriamo lo chiamano semplicemente gallo indiano. Lo riporto come dovuto al Granduca di Toscana Ferdinando I, il quale a causa della sua straordinaria generosità, come è caratteristica di un grande fautore degli uomini di scienza, un giorno me lo mandò riprodotto in dono. Il volatile era di colore estremamente nero in tutto il corpo, era privo di speroni e di coda, come pure di cresta, al cui posto portava dei riccioli. Il becco era di due colori, infatti in parte era giallo, e precisamente la parte rivolta verso la testa, per il resto era nero profondo. Il becco superiore era adunco. Laddove negli altri galli si trovano i fori delle narici, costì questo volatile presentava un qualcosa di rotondo e giallo della grandezza di una ciliegia. Le gambe e i piedi erano forniti di tasselli biancastri. Anche alcune piccole penne perianali erano biancastre.

Gallus Indicus alius cum frumento Turcico.

Secondo gallo indiano con il granoturco.

 

Maschio di Hocco messicano - Crax rubra

 

332