Vol. 1° -  I.2.

Pangèa

La Pangèa, dal greco pân = tutto e ghê = terra, era la primitiva, grande e unica massa continentale comprendente tutte le terre emerse. I dati geologici suggeriscono che essa ultimò la sua formazione nel Carbonifero.

Secondo la teoria della tettonica delle placche, essa sarebbe il risultato della fusione di varie masse continentali paleozoiche dovuta a due grandi eventi orogenetici: Caledoniano [1] ed Erciniano [2] . Quest'ultimo saldò il continente paleo-europeo con quello paleo-asiatico attraverso la catena degli Urali e il continente paleo-europeo con quello paleo-americano attraverso la catena degli Appalachi.

Fig. I. 1 - Il Globo in diversi momenti della sua vita

La primitiva unione più o meno completa degli attuali Continenti spiega la possibilità per gli animali terrestri di spostarsi a seconda delle necessità. Più la frammentazione si fa consistente, altrettanto viene favorito il processo di speciazione.

Erano cinque le masse continentali che andarono progressivamente unendosi e che forse risalivano al Cambriano e al Siluriano. Secondo taluni erano 6 qualora il Continente Sinosiberiano venga scisso in due territori. Questi primordiali blocchi tra loro separati hanno ricevuto nomi precisi:

§  Laurentia [3] : comprendeva gran parte del Nordamerica, della Groenlandia, della Scozia e parte della Russia nordoccidentale

§ Baltica: formata da buona parte del territorio russo posto a ovest degli Urali e della Scandinavia e da buona parte dell’Europa centrale

§ Kazakhstania: corrispondente all’Asia centromeridionale

§  Continente di Angara [4] o Sinosiberiano: alcuni lo suddividono in Territorio Siberiano e in Territorio Cinese, intendendo con questo le terre della Cina situate a sud della Mongolia e comprendenti l’intera Indocina

§ Terra di Gondwana: formata da Sudamerica, parte sudorientale degli Stati Uniti, Africa, Antartide, Australia, India, Tibet, Iran, Arabia Saudita, Turchia ed Europa meridionale. Gondwana - in sanscrito Gondavana - significa foresta dei Gondi, ed è una regione centrale della penisola indiana formata da un altopiano cristallino delle province centrali, abitato in maggioranza dai Gondi. Il nome fu assunto dai geologi per indicare una formazione paleozoica di origine continentale che si trova ben rappresentata in questa regione. Di tale formazione sono stati rinvenuti equivalenti in Africa, Madagascar, Australia e America meridionale, da cui l’ipotesi che queste terre formassero un’unica massa continentale.

La Pangea fu ipotizzata da Wegener (1915) con la Teoria della deriva dei continenti, che si può così sintetizzare: ultimata la sua formazione nel Carbonifero, la Pangea cominciò a smembrarsi nel tardo Paleozoico o all’inizio del Mesozoico, dando così origine agli attuali continenti. La Pangea iniziò il suo smembramento in senso parallelo nel Triassico superiore - Laurasia a nord e Gondwana a sud - per l'aprirsi dell'Oceano Tetide. La suddivisione in senso meridiano, che nel corso del Mesozoico-Cenozoico porterà all'assetto attuale dei continenti, inizia invece intorno al Giurassico medio con l'apertura dell'Oceano Atlantico.

In paleogeografia la Laurasia rappresenta il complesso di masse continentali situate attualmente nell'emisfero boreale, comprendente America Settentrionale ed Eurasia. Si ritiene che l'unità della Laurasia si sia mantenuta per tutto il Mesozoico e abbia avuto termine alla fine del Cretaceo con l'estendersi dell'Atlantico fra America Settentrionale ed Eurasia.

 sommario 

 avanti 

 



[1] I Romani indicavano col nome di Caledonia quella parte dell'attuale Scozia che si trova a nord della strozzatura formata dal Firth of Forth e dal Firth of Clyde, cioè a nord di Edimburgo e di Glasgow.

[2] Erciniano prende il nome dalla selva Ercinia, situata fra il Reno e l’alto Danubio. Secondo alcuni studiosi il Corrugamento Erciniano non si verificò nel Carbonifero, bensì nel periodo successivo, cioè il Permiano, e non meravigliamoci di questo, in quanto i limiti temporali sono più sfumati di certi confini che attraversano i deserti.

[3] Laurentia dovrebbe prendere il nome dal fiume San Lorenzo, dell'America Settentrionale, tributario dell'Oceano Atlantico e collettore dell'intera regione dei Grandi Laghi con cui costituisce una via d'acqua di primaria importanza, lunga complessivamente 3.058 km; scende all'Oceano Atlantico con un corso orientato verso NE che si sviluppa tra il massiccio cristallino dello Scudo Canadese e i Rilievi Appalachiani della Nuova Inghilterra.

[4] Continente di Angara: il suo nome deriva dal fiume omonimo della Siberia meridionale affluente di destra del fiume Jenisej, nonché unico emissario del lago Bajkal, dal quale esce in corrispondenza dell'estremità sud-occidentale.