Vol. 1° -  I.3.5.

Periodo carbonifero
40 milioni di anni

Trae il nome dalla grande abbondanza di giacimenti di carbone.

Il clima uniforme, caldo e forse molto umido, vide un grandioso sviluppo delle crittogame vascolari, con equiseti alti fino a 20-30 metri, cicadacee e conifere. Si formarono foreste lussureggianti da cui originarono i giacimenti di antracite e litantrace.

Comparvero i primi rettili, i Cotilosauri, piccoli animali differenti dagli anfibi per numerosi caratteri, come il palato, la volta cranica, l’orecchio interno e le vertebre; ma il carattere chiave risiede nella formazione dell’amnios, una membrana che avvolge l’embrione, il quale resta così immerso nel liquido amniotico. L’uovo amniotico è indice di un miglior adattamento alla vita terrestre e consente al rettile di riprodursi al di fuori degli ambienti acquatici.

Fig. I. 2 - Cranio di Euparkeria, un arcosauro primitivo.
I due archi in sede temporale caratterizzano la sua condizione diapside.
I due archi sovrastano le rispettive finestre temporali, superiore e inferiore,
separate dall’unione dell’osso postorbitale (po) con lo squamoso (sq).

In base a una caratteristica del cranio gli Amnioti vengono suddivisi in:

anapsidi [1] , con cranio sprovvisto di finestra temporale

diapsidi, con due finestre temporali

sinapsidi, con una sola finestra.

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[1] Hapsís in greco significa quarto della circonferenza della ruota, ma corrisponde anche al disco del sole, è la volta celeste, in architettura indica l’arco. Stessa etimologia ha l’abside delle chiese.