Se si esclude l’Egitto, ben poco sappiamo sull’introduzione del pollo nel Continente Africano.
Pare comunque che fosse già presente al momento dei primi contatti con gli Europei.
Un pollo con piume, carne e ossa nere, il Gallus morion, fu descritto in Mozambico nel 1635; la fibromelanosi - che è una mutazione - era conosciuta nell’India di quel tempo ma non in Europa.
L’origine indiana del pollo africano è molto verosimile, oltre che per i motivi linguistici appena analizzati, anche perché in passato gli scambi commerciali tra India e coste orientali dell’Africa erano fiorenti.
Le vestigia del potere economico detenuto dagli Indiani in Kenya - forse più che vestigia - sono desumibili dalle incursioni punitive nei confronti di molti negozi di Nairobi, come accadde coi Mau Mau nel 1954-56. Se ciò non bastasse a sottolineare l’intolleranza fra due etnie, esiste una controprova: dedicatevi da buon turista allo shopping nel centro di Nairobi: incontrerete i Negri a fare i marocchini, mentre gli Indiani se ne stanno asserragliati nei loro immensi bazar.