Ralph G.Somes Jr. in The Journal of Heredity (1978) scriveva così:
«Attualmente l’Araucana è una razza morfologicamente molto eterogenea e il suo standard non è universalmente accettato. L’unico tratto comune a tutte le varietà, e che distingue questa dalle altre razze, è il colore blu delle uova . Le altre caratteristiche insolite che le vengono abitualmente associate consistono nella mancanza di coda e nel ciuffetto alle orecchie. La presenza o l’assenza di una o di ambedue queste ultime caratteristiche è apparentemente opzionale per il make-up della razza. Il ciuffetto alle orecchie è l’espressione dello stato eterozigote di un singolo gene dominante autosomico, il quale, se è allo stato omozigote, agisce in senso letale prenatale per quasi tutti i soggetti. Se eterozigote pare si comporti come letale nella fase prenatale in circa il 20-42%.»
Plant dissente da Somes circa l’opzionalità del ciuffetto alle orecchie; anch’io mi associo a Bill in quanto, anche se non indispensabile, questo tratto dovrebbe essere peculiare dei polli oriundi del Cile e non una caratteristica introdotta da fonte asiatica.
A causa della variabilità fenotipica, dovrebbe essere evidente che l’Araucana è stata sottoposta a scarso allevamento selettivo. Si può aggiungere che esistono sia soggetti forniti di cresta semplice e quasi inapparente, sia soggetti con cresta a pisello, gli uni e gli altri dotati o meno di coda e di ciuffetto alle orecchie.
L’unica caratteristica stabile pare sia il colore blu del guscio, anche se in verità questa colorazione è mutevole, come risulta dal lavoro di Caudill. Ricordiamo, per inciso, che alcuni ritengono che questa caratteristica sia stata importata da Bali.
Finsterbusch e Prado erano d’accordo sul fatto che prima dell'arrivo degli Europei gli Indiani non avevano polli. I Mapuche avrebbero instaurato scambi commerciali con gli Olandesi acquisendo così dei soggetti originari di Bali. Quando i polli di origine europea e quelli di Bali furono lasciati liberi di frequentarsi, solo allora si verificò la perdita del pigmento rosso che rese possibile il manifestarsi del colore blu o verde del guscio.
Gli incroci effettuati da Punnett hanno dimostrato che blu e marrone producono uova verde oliva e che i due caratteri vengono trasmessi indipendentemente. Nessun soggetto selvatico appartenente al genere Gallus depone uova verdi. Anche se tra i fagiani esistono specie con tale caratteristica, gli ibridi di fagiano con pollo domestico sono spesso sterili. Pertanto Punnett concluse che, salvo chiarimenti futuri, il blu dovrebbe essere una mutazione insorta nel pollo e non un tratto ereditato dal fagiano.
Altri
appartenenti alla superfamiglia dei Fasianoidei |
||
nomen |
nome |
colore
del guscio |
Perdix perdix |
Starna |
fulvoàmarroneàoliva |
Francolinus francolinus |
Francolino |
bruno
olivastroàbruno cioccolato |
Crossoptilon auritum |
Hoki
[1]
azzurro |
verde
grigiastro |
Crossoptilon mantchuricum |
Hoki bruno |
verde
pietra pallido |
Syrmaticus reevesi |
Fagiano venerato |
marrone
olivaàoliva crema |
Phasianus colchicus |
Fagiano comune |
bruno
olivastroàolivaàgrigio
azzurro |
Tetraogallus caucasicus |
Tetraogallo del Caucaso |
grigio azzurroàverdastro,
macchiettato di bruno |
Possiamo notare che anche per la Starna il colore del guscio è variabile. Non conosco nulla sulla genetica del colore del guscio in Perdix perdix, né sono al corrente se esistono studi in proposito. Vien da pensare, a prima vista, che una stessa specie può benissimo presentare fenotipi diversi a seconda del patrimonio genetico, a carico del quale possono benissimo essersi verificate delle mutazioni.
È logico che è difficile presumere quale fosse la colorazione del guscio delle prime uova apparse sulla terra. L’unico dato di cui dispongo è quello fornito da Fikentscher (1933): in ossa fossilizzate del Terziario fu riscontrata una fluorescenza rossa, caratteristica delle porfirine. Rammento che il Terziario ebbe una durata di 63 milioni di anni - da 65 a 2 milioni di anni fa. Non so a chi appartenessero queste uova.
Che nella progenie dell’Araucana il guscio blu sia l’unica caratteristica dotata di una certa stabilità è ovviamente dovuto al fatto che il ciuffetto alle orecchie, classica mutazione che l’uomo vorrebbe a tutti i costi mantenere allo stato omozigote, in effetti rientra tra le gravi anomalie di sviluppo, come dimostrano i dati anatomici.
In buona fine, è di grazia che possiamo osservare il ciuffetto negli individui eterozigoti.
Desiderare che un gene letale si pieghi ai desideri estetici dell’uomo non è previsto dal codice genetico.