Vol. 1° -  IX.8.5.

Il pollo più veloce del mondo

L’Europa non conobbe la maggior parte dei polli asiatici fino al XIX secolo, quando la cosiddetta febbre del pollo condusse alla compravendita all’ingrosso di soggetti esotici destinati all’importazione.

Carter, per rafforzare le sua teoria secondo cui il pollo approdò in Sudamerica prima di Colombo, dando così scacco matto al grande Genovese, vuole puntualizzare che i dati disponibili concordano e dimostrano che, quando nel 1544 i primi Spagnoli si spinsero nell’interno del Brasile, il pollo vi si era da tempo stanziato.

Come abbiamo già detto, facendo due semplici conti a partire dai primi sicuri contatti tra Europei e Amerindi avvenuti nel 1519, se il pollo non fosse stato precolombiano, si sarebbe diffuso su un’area più vasta degli USA nel giro di soli 25 anni, con una velocità di circa 320 km l’anno attraverso tribù primitive, parecchie delle quali parlavano dialetti differenti con scarsissima possibilità di comunicazione o di scambi commerciali reciproci.

L’adozione di una simile velocità non ha ragione d’esistere se paragonata a quella calcolata per la diffusione del pollo attraverso l’Eurasia: 1,5÷3 km/anno.

Il pollo avrebbe quindi impiegato circa 1.500 anni per muoversi attraverso l’Europa e solo 25 anni per colonizzare la maggior parte del Sudamerica!

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