Anche se quanto riferito finora dimostra che gli Indios sudamericani possedevano polli addomesticati dalle caratteristiche asiatiche molto prima della comparsa dei Bianchi, non abbiamo un’esauriente spiegazione del perché delle uova blu e del ciuffetto alle orecchie, caratteristici dell’Araucana.
Sono state proposte numerose teorie per spiegare come il gene del guscio blu abbia fatto il suo ingresso tra i polli dell’Araucania.
Il naturalista Professor Uldoricio Prado, dell’Università Cattolica di Santiago del Cile, affermava che la colorazione blu comparve tra alcuni gruppi di Araucana cilena solo nel XIX secolo; nel 1880 le uova blu erano sconosciute a Santiago e nelle regioni settentrionali; se fossero state presenti nel XVIII secolo, viaggiatori, narratori o storiografi ne avrebbero fatta menzione e avrebbero portato queste uova in Spagna.
Queste osservazioni di Prado sembrano logiche, tuttavia esistono descrizioni di uova blu che sono antecedenti al 1560. Desta forse meraviglia il fatto che ancor oggi, oppressi dai mass media e incitati al turismo, esistano non poche persone che non hanno mai sentito parlare di uova blu? Lo stesso Darwin non conobbe l’Araucana.
Una delle teorie più accettabili sull’origine di queste uova fu offerta da Castelló nel 1924.
Egli era dell’avviso che l’Araucana discende da un’antica specie di gallinacei allevati e addomesticati in America, sconosciuti al Vecchio Mondo; il Messico possiede una specie di gallinacei selvatici detti chachalaca, noti anche come fagiano americano; il gallo chachalaca veniva spesso incrociato con le galline indigene per migliorare i ceppi di combattenti e le femmine nate da tale incrocio deponevano uova blu.
I dati raccolti da Annie Gray sugli ibridi derivanti da incroci fra Cracidae e Gallus domesticus sono i seguenti:
§ maschio di Crax sp. x femmina di Gallus domesticus: su 18 uova ne schiusero 5, quattro ibridi furono allevati senza difficoltà. In un’altra mandata nacquero 4 pulcini su 12 uova. Il periodo di incubazione fu di 21 giorni, come nel pollo domestico, e gli ibridi somigliavano alla madre.
§ maschio di Crax alberti x femmina di Gallus domesticus: sono stati riferiti degli ibridi, ma si tratta di un incrocio molto dubbio.
§ Ortalis guttata x Gallus domesticus: si dice che le due specie si incrociano facilmente.
§ Penelope sp. x Gallus domesticus: il presunto ibrido del British Museum assomiglia al pollo piuttosto che alla Penelope.
Caudill si prese la briga di scrivere al Dipartimento Messicano di Agricoltura, e gli venne risposto che i Chachalaca sono allevati in diversi punti del territorio come si fa col pollo domestico, ma che le femmine depongono uova bianche.
Stando alle affermazioni di Punnett, il gene del guscio blu è presente in alcune specie di fagiani e non in altre; ibridi possono essere ottenuti agevolmente dall’incrocio fagiano x pollo domestico, ma sono sterili; Punnett soggiunge:
«È logico supporre che possano nascere soggetti fertili, ma in questo caso ci dovremmo aspettare il riscontro del gene del guscio blu anche in seno ai polli domestici delle Indie Orientali. Cerchiamo di non dimenticare che i polli indigeni di Costa Rica depongono un uovo dal guscio verde brillante.»
Finsterbusch dal canto suo non credeva assolutamente alla presenza del pollo in Sudamerica prima che arrivassero i Bianchi, teorizzando che gli Amerindi avevano incrociato i polli di origine spagnola con polli di Bali sbarcati nel Cile meridionale insieme ai Pirati olandesi, suggerendo inoltre che il guscio verde o blu è dovuto alla perdita del pigmento rosso a causa del ceppo importato da Bali [teoria biochimica in seguito confutata].
La teoria di Prado del perché il guscio sia blu è interessante anche se priva di logica: il colore blu delle piume è abbastanza frequente e fornisce il pigmento necessario per la colorazione del guscio; per cause climatiche, ambientali o di altro tipo, qualche fattore sconosciuto è stato in grado di produrre un movimento del blu dalle piume all’ovidutto, dove l’uovo viene rivestito dal guscio. L’unico dato interessante nell’ipotesi di Prado è il fattore sconosciuto, ma non fa menzione del perché questo fattore non fosse presente nei polli provenienti dall’Europa mentre era patrimonio dei soli polli Araucani.