Vol. 2° -  II.14.

Riarrangiamento del DNA

Abbiamo sempre sottolineato un concetto fondamentale riguardo il DNA e cioè la sua estrema tendenza all’immutabilità nel corso sia dell’ontogenesi che della filogenesi. In realtà esistono delle eccezioni a questa regola.

In primo luogo le mutazioni spontanee o quelle indotte da agenti mutageni, che possono permanere silenti oppure tradursi in alterazioni del fenotipo più o meno significative da un punto di vista patologico. Le alterazioni puntiformi del DNA in alcuni casi possono essere corrette da particolari sistemi enzimatici difensivi della cellula. Se questo non si verifica, esse vengono trasmesse alla progenie.

Di significato completamente differente appare invece il riarrangiamento del DNA, fenomeno apparentemente limitato agli elementi del sistema immunitario. Questo peculiare e fisiologico processo di taglia e cuci del DNA, regola la produzione di Ig specifiche da parte del linfocita verso un particolare antigene (cells committed).

Il fenomeno è alla base dell’estrema varietà di immunoglobuline che possono essere prodotte dall’organismo in risposta agli svariati stimoli antigenici. Ogni linfocita committed presenta quindi un proprio patrimonio genetico che differisce dalle altre cellule soltanto nelle sequenze che codificano le immunoglobuline.  

A cellula del mesenchima - B globulo rosso
Globuli bianchi:
C granulocita D linfocita E monociti
F osteocita
G cellula adiposa
H neurone
I cellula muscolare liscia
L cellula muscolare cardiaca
M cellula produttrice di muco
N cellula epatica
O cellula dei muscoli scheletrici
P cellula della glia.

Fig. II. 2 - Morfologia di alcuni tipi di cellule. Siccome la funzione richiede una particolare forma, da una cellula primordiale, attraverso il differenziamento, si sono evoluti i diversi tipi di cellule, che hanno tutte lo stesso patrimonio genetico.

 sommario 

 avanti