Vol. 2° -  XIX.9.1.

Complesso maggiore di istocompatibilità del pollo
MHC

Fu Briles nel 1950 a identificare nel pollo tale complesso come antigene eritrocitario o come sistema di gruppo sanguigno, dotato di un estremo polimorfismo. Gli fu attribuito il simbolo B che sta ad indicare il secondo sistema di gruppo sanguigno scoperto nel pollo.

Già dalle prime osservazioni fu possibile arguire che, per il fatto di essere ampiamente diffuso sotto forma di molteplici alleli anche in linee chiuse e inincrociate, lo stato eterozigote per B doveva senz’altro rappresentare un vantaggio selettivo nei riguardi della sopravvivenza.

Fig. XIX. 3 Microcromosoma 17 del pollo

Fu necessario giungere al 1961 per capire in quale modo il sistema B è in grado di influenzare il benessere, in quanto solo allora questo sistema fu messo in relazione all’MHC. Nello scambio di trapianti di pelle tra soggetti relativamente inincrociati dotati dello stesso tipo o di tipi differenti di gruppo sanguigno, i trapianti tra animali di gruppo B erano accettati in percentuale piuttosto elevata, mentre si verificava il rigetto se era presente una condizione diversa da B.

Attraverso lo studio genetico e sierologico si è potuto stabilire che il locus B del pollo possiede almeno 3 sub-regioni corrispondenti a classi di istocompatibilità:

§   B-G - determina l’istocompatibilità e gli antigeni sierologicamente determinabili localizzati sui globuli rossi

§   B-F - determina solo gli antigeni localizzati su tutte le cellule nucleate

§   B-L - gli antigeni di questa classe hanno una distribuzione più limitata, in quanto sono soprattutto presenti sui linfociti B, in scarso numero sui linfociti T ammesso che ne siano dotati.

Finora si è concluso per la presenza di almeno 27 genotipi ben definiti per B, cioè per altrettanti alleli, e secondo dati recenti essi assommerebbero a 30.

Una delle funzioni più importanti del MHC è quella di regolare le comunicazioni tra le cellule durante la risposta immunitaria. Allo stato attuale delle conoscenze l’unico dato certo è la presenza dell’allele B21 in caso di resistenza al morbo di Marek. Per tutti gli altri alleli favorevoli, i dati necessitano di una conferma, in quanto essi sono stati riscontrati solo in particolari popolazioni e non fanno parte del patrimonio genetico di tutti i polli appartenenti al sistema B.

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