Vol. 2° -  XXII.5.2.

Frequenza dei geni nelle popolazioni

Immaginiamo una popolazione estremamente numerosa nella quale esistano due geni alleli A, a, e supponiamo che il numero di gameti prodotto da ogni individuo sessualmente maturo sia lo stesso, vale a dire che non esistano differenze di qualche entità nella fecondità degli individui.

Inoltre, ammettiamo che la riproduzione avvenga in maniera del tutto casuale, vale a dire senza alcuna scelta fra gli animali che si accoppiano, e senza alcun intervento esterno che limiti o impedisca che animali portatori di un certo genotipo si uniscano con animali portatori di altro genotipo.

Queste condizioni teoriche prendono il nome di panmissìa [1] , e i gruppi di animali che si riproducono liberamente e in maniera del tutto casuale costituiscono delle popolazioni panmittiche.

È facile comprendere che in queste circostanze l’incontro dei gameti maschili e femminili avviene come se si svolgesse un’ipotetica lotteria, in quanto vengono estratti a caso, da due urne, uno spermatozoo e un uovo dall’insieme di tutti i gameti prodotti dalla popolazione. Ma lotteria di gameti significa lotteria di geni, e poiché ogni gamete è portatore di un solo gene allelomorfo, A oppure a, è chiaro che le probabilità. di ottenere i genotipi AA, Aa, aa, dipenderanno dalla frequenza dei due alleli nella popolazione e quindi nella massa dei gameti.

Nella discussione dei fenomeni ereditari conseguenti all'ibridismo si parte sempre da forme parentali omozigote che generano degli F1 eterozigoti (Aa), i quali producono un egual numero di gameti portatori del gene dominante A e del recessivo a. È chiaro che in una popolazione totalmente eterozigote le frequenze dei due geni sono ciascuna del 50 %. Ma va detto subito chiaramente che in realtà, quando una popolazione possiede due geni alleli, la proporzione di A rispetto ad a può assumere qualsiasi valore.

Viene detta frequenza di un gene in una popolazione il rapporto fra i loci occupati dal gene e il numero totale di loci disponibili. Se N è il numero di individui della popolazione, il numero totale di loci che possono essere occupati da un gene è evidentemente 2N.

Simbolicamente, la frequenza dei due alleli si indica con p e q, o anche con p(A), q(a), essendo sempre p+q=1, come è evidente.

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[1] La panmissìa potrebbe essere tradotta in gergo con l’italiano ammucchiata e con il brasiliano del sud suruba. Panmissia deriva dal greco pân (neutro di pâs) che significa tutto, e míxis che significa miscela.