Cos’accade allora in natura, dove le specie selvatiche si riproducono con tanta uniformità? Un vecchio allevatore di Fauves di Mehaigne, Jules Hecq, esprimeva un giorno il suo stupore per il fatto che, dopo 20 anni di selezione ininterrotta, dai suoi polli fulvi nascessero ancora soggetti quasi bianchi e altri quasi neri, quando il colore del piumaggio della gazza restava sempre identico.
Si potrebbe rispondergli che il
colore della gazza è il risultato non di 20 anni, ma di milioni d’anni di
selezione naturale. Infatti l’uniformità delle specie selvatiche si regge su un numero limitato
di caratteri, oggetto di una pressante e severa selezione dovuta all’ambiente
naturale. In assenza di questa pressione, si osserva una deriva genetica sotto
forma di fenotipi nuovi.
Prendiamo un esempio: il pollo domestico presenta un’enorme
varietà di piumaggio e di forme, pur derivando in parte dal Gallus gallus,
che appartiene alla varietà dorata o black red o black breasted red.
Perché questo piumaggio si mantiene ancora in modo rigoroso nell’ambiente
selvatico? Senza dubbio la risposta sta nel fatto che in condizioni naturali
la sola varietà salmonata-dorata conferisce alla gallina un camuffamento
sufficiente per darle qualche possibilità di portare a buon fine una covata
di 3 settimane al suolo, senza tener conto del tempo necessario all’allevamento
dei pulcini. Quest’interpretazione è confortata dal fatto che numerose
varietà assenti in natura, come la perniciata, la frumento e la buttercup, si
differenziano dalla varietà selvatica solo per il piumaggio della gallina.
L’omogeneità fenotipica delle specie selvatiche non si
spiega tanto con un corredo genetico omogeneo, quanto col fatto che ogni
scarto dal genotipo originale che sia sfavorevole alla specie viene
rapidamente eliminato dalla natura. La natura da parte sua ha messo in moto
numerosi meccanismi per evitare il più possibile la consanguineità, per cui
l’omogeneità genetica non riesce praticamente a realizzarsi.
Il vantaggio che ne risulta è evidente: è da questa
variabilità genetica che scaturisce la plasticità, che permette a ogni specie di adattarsi alle
variazioni dell’ambiente. Ed è questa stessa plasticità che ha permesso
agli uomini di modellare, in funzione dei loro bisogni, un gran numero di
razze domestiche a partire da quelle selvatiche.