Lessico
Aristomaco di Soli

da Veterum illustrium philosophorum etc. imagines
  (1685)
  di Giovanni Pietro Bellori (Roma 1613-1696)
Possiamo
  solo dire che Aristomaco visse sicuramente dopo Aristotele e che scrisse un libro sull’allevamento delle api. Nessuna notizia
  biografica reperibile nel web, neppure in quale Soli nacque: se a Soli sulla
  costa nord-occidentale dell'isola di Cipro, oppure a Soli, antica città
  dell'Asia Minore, sulla costa della Cilicia, nei pressi dell'odierna città
  turca di Mersin (provincia di Içel).
  e che scrisse un libro sull’allevamento delle api. Nessuna notizia
  biografica reperibile nel web, neppure in quale Soli nacque: se a Soli sulla
  costa nord-occidentale dell'isola di Cipro, oppure a Soli, antica città
  dell'Asia Minore, sulla costa della Cilicia, nei pressi dell'odierna città
  turca di Mersin (provincia di Içel).
Basandosi
  su Igino, Aristomaco è ricordato anche da Columella ,
  De re rustica IX,13,8: Hyginus quidem in eo libro quem de apibus
  scripsit, Aristomachus, inquit, hoc modo succurrendum laborantibus existimat,
  primum ut omnes vitiosi favi tollantur, et cibus ex integro recens ponatur,
  deinde ut fumigentur.
,
  De re rustica IX,13,8: Hyginus quidem in eo libro quem de apibus
  scripsit, Aristomachus, inquit, hoc modo succurrendum laborantibus existimat,
  primum ut omnes vitiosi favi tollantur, et cibus ex integro recens ponatur,
  deinde ut fumigentur.
Igino
In latino Caius Iulius Hyginus. Scrittore latino (sec. I aC - sec.
  I dC), nativo della Spagna (o di Alessandria d'Egitto). Fu affrancato da
  Augusto che lo nominò bibliotecario al palazzo imperiale. Ebbe interessi vastissimi
  tanto da contendere a Verrio Flacco il primato dell'erudizione della sua età.
  Le sue numerosissime opere, storiche, geografiche, religiose (De vita
  rebusque illustrium virorum, De origine et situ urbium Italicarum, De
  dis Penatibus, ecc.), oltre un commento a Virgilio
  che lo nominò bibliotecario al palazzo imperiale. Ebbe interessi vastissimi
  tanto da contendere a Verrio Flacco il primato dell'erudizione della sua età.
  Le sue numerosissime opere, storiche, geografiche, religiose (De vita
  rebusque illustrium virorum, De origine et situ urbium Italicarum, De
  dis Penatibus, ecc.), oltre un commento a Virgilio ,
  sono tutte perdute. Sotto il suo nome ci sono anche pervenuti un trattato De
  astronomia e una raccolta di 277 favole, vero manuale di mitologia, che
  alcuni attribuiscono a un Igino, detto l'Astronomo, vissuto in età più tarda
  (sec. II).
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  sono tutte perdute. Sotto il suo nome ci sono anche pervenuti un trattato De
  astronomia e una raccolta di 277 favole, vero manuale di mitologia, che
  alcuni attribuiscono a un Igino, detto l'Astronomo, vissuto in età più tarda
  (sec. II).