Lessico
Ercole II
d'Este
duca di Ferrara
Marchese d'Este, 4° duca di Ferrara, Modena e Reggio (Ferrara 1508-1559). Figlio di Alfonso I e di Lucrezia Borgia, succedette al padre nel 1534. Si mantenne lungamente neutrale nelle lotte e nei contrasti che afflissero l'Italia in quel tempo, ma nel 1556, trascinato dal papa, si alleò a Enrico II contro Filippo di Spagna. Scarsamente aiutato dagli alleati, fu presto in difficoltà, per cui uscì dalla lega e negoziò per proprio conto la Pace di Pisa (1558) che gli permise di recuperare i territori perduti durante le ostilità. Nel 1528 aveva sposato Renata di Francia che, convertitasi al calvinismo, fece di Ferrara uno dei più attivi centri riformatori d'Italia. Ciò fu causa di contrasti con il marito che, preoccupato di compromettere la riconciliazione che aveva ottenuto col papa, la costrinse al confino.
Ercole II d'Este
Ercole II d'Este (Ferrara, 4 aprile 1508 – Ferrara, 3 ottobre 1559) fu il quarto duca di Ferrara, Modena e Reggio (1534-1559). Figlio di Alfonso I e di Lucrezia Borgia, nipote di Ercole I e di papa Alessandro VI, sposò nel 1528 Renata di Francia, figlia di Luigi XII, a garanzia dell'orientamento francese di Alfonso. Successe al padre nel 1534, e poté approfittare della quiete relativa stabilitasi in Italia in conseguenza del predominio spagnolo, destreggiandosi abilmente tra Francia e Spagna, sebbene inclinazioni e rapporti personali lo legassero di più alla Francia.
Nei primi anni del suo ducato riuscì anche a risolvere il problema dei rapporti con il papa, componendo i dissidi con un accordo negoziato nel 1539 dal fratello Francesco (che comportò il versamento alla curia di 180.000 ducati d'oro). Quando però Enrico II di Francia riprese nel 1551 l'attività militare nella penisola, Ercole II prese ad appoggiare più decisamente i francesi, assumendo nel 1556 il comando della lega formatasi in funzione antimperiale tra Francia, Stato Pontificio e Ferrara. Ma allorché le milizie francesi concentrarono i loro sforzi su Napoli anziché su Milano, come il duca avrebbe voluto, riuscì a disimpegnarsi dall'alleanza stipulando con la mediazione di Cosimo de' Medici un accordo con la Spagna (18 maggio 1558) che gli lasciava integri i domini. Negli anni del suo governo Ferrara divenne uno dei centri principali della Riforma in Italia, perché sua moglie, Renata di Francia, convertitasi alle idee di Calvino, protesse i riformati, tanto da venire a contrasto con il marito che la fece confinare nel Castello degli Este per volere del papa Paolo III.
Renata di Francia
Ebbe dalla moglie cinque figli:
Anna d'Este (1531-1607)
Alfonso II d'Este (153 -1597) duca di Ferrara
Lucrezia d'Este (1535-1598)
Eleonora (1537-1581)
Luigi d'Este (1538-1586).
Gli successe il figlio Alfonso II d'Este.
Lettera
al Duca di Ferrara
Ercole II
di Sant'Ignazio di Loyola - 1550
Sant'Ignazìo
di Loyola al Duca di Ferrara (Ercole II).
Di Roma, 1550, 31 maggio.
JHUS
Excmo et Illmo Sor, La summa gratia et amore eterno de Christo N. S. saluti et visiti V. E. con suoi santissimi doni et gratie spirituali. Una lettera di V. E. anchora che assai tarde mi fu data nella quale ad instantia de alcuni luoghi di suoi sudditi nella Garphagnana et Lunegiana quali haveva molto aiutato Iddio S. N. nelle cose spirituali per instrumento minimo de uno de nostri sacerdoti ; V. E. mi ordenava ch'io li facessi fermare in ditti luoghi per alchun tempo. È vero che si è trattato di qua per parte della Signoria di Genova di mandarlo per commissario dela Sede Appostolica in Corsica: ma intanto che non ci sforza il comandamento della Sede detta, io ho dato ordine che si adoperi in servire al S. N. Jesu Ghristo, in quella parte di sua vigna che è comessa alla cura di V. E. Et sa la eterna et summa sapientia, che non in quella Caricamento in corso...Caricamento in corso... parte solamente, ma in tutto il Stato di V. E. desidero io grandemente che nostra minima Compagnia si adoperi in servire a V. E. in servitio di Jesu Christo et aiuto dell'anime, per che non vedo cosa di più importantia, né dove più potessimo satisfare alla anticha obbligatione che tutti teniamo a V. E. et alla casa sua, che in pigliar questa parte del peso di V. E. secondo le nostre debole forze. Et perciò io feci mentione qui in Roma a V. E. di far un collegio in Ferrara quale fosse uno seminario onde uscessino continuamente novi operarij nella detta vigna. degnisi il signor di quella che con pretio.tanto grande l'ha comprata, et con tanta spesa et fatica cultivata, regere V. E. col lume suo infallibile in tutte le cose sue, acciò cerchi et trovi in quelle la gratia divina et eterna salute sua et delli subditi suoi, et a tutti ci dia gratia copiosa per sentire la sua santa voluntà et gratia per adimpirla perfettamente. Amen.
Di Roma 31. di maggio 1550.
D. V. E.
Humili, et perpetuo servo nel Signor Nostro
IGNATIO L.
All'Eccellentissimo et lllustrissimo signore
il signor DUCHA DI FERRARA mio in Christo
signore ossequiatissimo.
Ercole II d'Este (April 5, 1508 - October 3, 1559) was Duke of Ferrara, Modena and Reggio from 1534 to 1559. He was a member of the house of Este and the eldest son of Alfonso I d'Este and Lucrezia Borgia. Through his mother, Ercole was a grandson of Pope Alexander VI, nephew of Cesare Borgia, and cousin of Saint Francis Borgia. Through his father, he was nephew of both Isabella d'Este, "the First Lady of the Renaissance", and Cardinal Ippolito d'Este. His siblings included Ippolito II, Archbishop of Milan and later Cardinal, nun Leonora, and Francesco, Marchese di Massalombarda. His half-siblings included Rodrigo Borgia of Aragon, Lucrezia’s son by Alfonso of Aragon, Duke of Bisceglie, and perhaps Giovanni Borgia, the “infans Romanus”.
In April 1528, he married Renée of France, the second daughter of Louis XII, King of France, and Anne of Brittany. Renée received from Francis I of France an ample dowry and annuity. Thus the court she assembled about her in Ferrara corresponded to the tradition which the cultivation of science and art implicitly required, including scholars like Bernardo Tasso and Fulvio Pellegrini Morato. Their first child, Anna, born in 1531, who was married to Francis, Duke of Guise, was followed by Alfonso in 1533; Lucrezia in 1535, who was married to the Duke of Urbino Francesco Maria II della Rovere; and later Eleonora and Luigi, whose education she carefully directed.
Once he became Duke in October of 1534, Ercole turned against the French at his court, finding them both too expensive and too influential, and by 1543 they had all been dismissed. He was also under pressure from the Curia to dismiss those suspected of heresy; John Calvin himself was in Ferrara sometime in 1536. Meanwhile, Duchess Renée was corresponding with a number of Protestants and was suspected to have converted, despite the presence of a special court of the Inquisition in Ferrara. Ercole brought accusations of heresy against his wife to King Henry II of France and Inquisitor Oriz in 1554, and she subsequently confessed. Ercole sided with Pope Paul IV and France against Spain in 1556, but made a separate peace agreement in 1558. He was also a patron of the arts along with his brother, Cardinal Ippolito, who built the Villa d'Este near Tivoli.