Eclissi solare ed effetti sugli animali
Eclissi
solare
ed effetti sugli animali
Il vocabolo eclissi, in greco ékleipsis, deriva dalla preposizione ek che significa da – moto da luogo – e dal verbo leípein che significa abbandonare. Il termine eclissi , o eclisse, è un sostantivo che nella lingua italiana può essere indifferentemente di genere maschile o femminile, ma attualmente predomina quello femminile.
L'eclissi, o eclisse, è un evento astronomico che avviene quando un corpo celeste, come un pianeta o un satellite, si interpone tra una sorgente di luce – ad esempio il Sole – e un altro corpo, per esempio la Terra. Il 20 marzo 2015 in Italia c’è stata un’eclissi solare.
Un’eclissi solare che effetto ha sugli animali? Assistere a un’eclissi solare è da sempre un evento particolare per gli esseri umani. Infatti esistono molte leggende e usanze tra i vari popoli su questo avvenimento astronomico. Molte leggende includono gli animali come simboli di potenza tale da riuscire a incidere sull’andamento delle forze celesti, misteriose e incontrollabili come appunto un’eclisse solare. Molti popoli del passato hanno immaginato che le eclissi fossero causate da demoni o animali che divoravano il Sole o la Luna.
Eclissi solare – drago cinese mangia il Sole
Gli antichi cinesi credevano che l’eclissi solare si verificasse quando un leggendario drago celeste divorasse il Sole. Credevano anche che questo drago attaccasse la Luna durante le eclissi lunari. Nella lingua cinese, il termine per l’eclissi era "chih" che significa anche "da mangiare". Altre leggende spiegano le eclissi con il furto o l’inganno. Nella mitologia coreana un re ordina ai "cani di fuoco" di rubare l’ardente sole o la gelida luna. Gli animali li inseguono senza riuscirci, ma a volte li mordono, ed ecco spiegata l’eclissi. In Vietnam, una rana (o un rospo) mangia la luna o il sole. I Vichinghi vedevano un paio di lupi nel cielo che inseguivano il sole o la luna. Quando uno dei lupi catturava una delle sfere lucenti, avveniva un’eclisse. Il popolo dei Todas dal Nilgiris (India) credono che ci sia un coniglio sulla luna. Secondo loro, quando un serpente ingoia la luna inizia l’eclissi.
I Pomo, un gruppo indigeno di persone che vivono nel nord-ovest degli Stati Uniti, raccontano una storia di un orso che ha iniziato una lotta con il Sole e ha preso un morso di esso. Dopo aver preso un morso e risolto il loro conflitto, l’orso, come dice la storia, ha continuato a incontrare la Luna e ha preso un morso anche da essa, causando un’eclissi lunare. Questa storia potrebbe essere stata il loro modo di spiegare perché un’eclissi solare si verifica circa una quindicina di giorni prima o dopo un’eclissi lunare.
Comportamento degli animali durante un’eclisse solare
Gli animali, specialmente gli uccelli e gli insetti, si comportano come se fosse notte; gli uccelli smettono di cantare e vanno a dormire, gli insetti si calmano. Alcuni animali da fattoria, appena cominciata l’eclissi solare, si tranquillizzano e si comportano come per preparasi ad andare a dormire. Tuttavia, non tutti gli animali si preoccupano o si comportano in modo strano, sicuramente dove è maggiore l’effetto dell’eclissi solare, dove si oscura di più il pianeta, gli animali sentono istintivamente di adeguarsi al cambiamento della luce, ma dove l’eclissi solare è tenue, non si avvertono effetti particolari. C’è qualche storia folkloristica che vuole far credere che gli animali possano sapere quando un’eclissi solare sta arrivando, ma è risaputo che durante un’eclissi solare la temperatura scende lentamente, quindi potrebbe essere che qualsiasi comportamento strano da parte degli animali sia dovuto solo al fatto che si sta facendo lentamente più freddo e più buio.
Mettendo adesso da parte leggende e informazioni sul comportamento animale, si suggerisce a tutti quelli che vogliono assistere a questo spettacolo astronomico di procurarsi delle protezioni per gli occhi.
La profezia di San Malachia e l’eclissi di sole
San Malachia di Armagh
Un’ultima nota degna di attenzione riguardo l’eclissi solare è questa particolare coincidenza che molti non sanno: la profezia di Malachia e l’eclissi di sole. La profezia di Malachia è una premonizione, attribuita a San Malachia di Armagh (Armagh, Irlanda del Nord, 1094 – Abbazia di Clairvaux, Francia, 2 novembre 1148, abate e arcivescovo cattolico irlandese, titolare dell'arcidiocesi di Armagh) e trascritta nel testo "Prophetia de Summis Pontificibus", che descrive i 111 (o secondo le versioni 112) futuri papi, fino alla fine dei tempi, indicandone ognuno con un "motto".
Giovanni Paolo II, Papa Wojtyla, era stato identificato con il motto "de labore solis". Sembra che "labor" in latino oltre a significare "lavoro" significhi anche "eclissi" e da molti il motto è stato interpretato appunto come "eclissi di sole". Perché questo tra i tanti significati possibili? Il registro delle eclissi solari della NASA indica che il giorno della nascita di Giovanni Paolo II, il 18 maggio 1920, ci sia stata un’eclissi parziale di sole. Inoltre, in occasione della sua morte avvenuta il 2 aprile 2005, poiché la salma è rimasta esposta per un periodo di 6 giorni a causa dell’eccezionale numero di fedeli che le hanno reso omaggio, il funerale e la tumulazione sono avvenuti solo l’8 aprile 2005. L’8 aprile 2005 si è verificata un’eclissi solare ibrida (evento raro visibile come totale in alcune zone e come anulare in altre a seconda della combinazione tra l’orbita della luna e la rotazione terrestre). Pur volendo essere scettici non si può non notare la strana coincidenza. Comunque sia, dal punto di vista astronomico, naturale, leggendario, ecc., l’eclissi solare è un fatto che da sempre viene considerato importante da una specie animale… quella umana.
Prima
allucinazione di massa
indotta da Gino il Pollo
L'Asia intera sotto choc per l'eclissi di sole di capodanno pilotata da Gino. Nelle Filippine lo stesso Gino the Chicken invita per radio le galline covanti a chiudersi in casa. Preghiere e riti popolari per esorcizzare la paura. Gino adorato come primo avversario del dio delle tenebre, Rahu. Ancora non quantificati i danni presenti e futuri provocati dal fenomeno.
L'eclissi totale di sole creata in Asia da Gino the Chicken, è come nata dal nulla dopo che il computer coreano di mr. Silvan Pequot, a Teheran per affari, è andato in bomba nella camera 232 dell'Hotel Hilton. Poco prima di esplodere, sul monitor del computer di mr. Pequot è emersa l'immagine virtuale di Gino il Pollo. "Dispersi noi siamo/dispersi noi siamo... Un po' di casino buio buio buio, ecco quel che ci vuole per salutare il nuovo anno!" ha testualmente esclamato Gino.
L'autenticità di questo messaggio ermetico rivelato dal santo pollo all'industriale belga re dei mangimi naturali integrati polivitaminici, è stata confermata dalle autorità iraniane e da vari uffici della C.I.A. il discusso organismo mondiale proposto al recupero degli esseri galliformi dissolti dentro Internet.
L'eclissi totale di sole è cominciata nel cielo di Teheran poco dopo l'alba di ieri, ed è stata poi vista anche in Afghanistan, Pakistan, Bangladesh e via via a est verso Birmania, Thailandia, Singapore, Cambogia, Filippine, Borneo, Vietnam e Indonesia. L'ultima visione è stata possibile nel Pacifico, poi il sole è finalmente riemerso.
Particolarmente inquietante lo spettacolo ad Angkor, in Cambogia, dove sullo sfondo dei templi del IX e XII secolo, si sono raccolti milioni di polli che durante l'oscuramento del sole – durato 11' e 53’’ – hanno cantato a squarciabecco insulse nenie plebee dimenticate persino dai colonizzatori inglesi (Lucy in the Sky with Diamonds). Migliaia e migliaia di polli combattenti arrivati miracolosamente in volo da Phnom Penh, tonnellate di tenere pollastre arrivate risalendo a nuoto il fiume Tonle Sap (viaggiare per terra è considerato dai polli troppo rischioso) e trecentomila soldati e agenti di polizia schierati per prevenire incidenti o attacchi dei Khmer rossi che adorano la carne di pollo: questo l'incredibile schieramento che ha invaso ieri Angkor la bellissima.
Già molte ore prima dell'eclissi totale di sole, i polli hanno iniziato un vero e proprio Chicken be-in, dove, danzando freneticamente in stato di trance allucinatoria, hanno inneggiato a Gino il prigioniero martire e santo per poi proclamare che le ideologie sono malattie mentali, che gli uomini sono stupidi, che i polli non son merce, che le uniche politiche possibili sono quelle dell'estasi galliforme, che la maniera migliore di comunicare è fare l'amore, che le uova sono sacre, che il divertimento e lo svago sono grandi.
Solo le pollastre cambogiane covanti non hanno partecipato al Chicken be-in, perché secondo le credenze popolari pollesche di diversi paesi del sud dell'Asia, se una gallina in attesa esce durante un'eclissi, il pulcino nasce ritardato.
A quel che si racconta in rete, nelle Filippine sud-occidentali e più precisamente nell'isola di Palawan, famosa per la potenza sessuale dei suoi galli e per la passionalità delle pollastre, è stato addirittura Gino the Chicken che attraverso una comunicazione subliminale radiofonica ha avvertito le galline covanti di non uscire dal pollaio. Nelle Filippine sud-occidentali, una fitta coltre di nubi (che qualcuno vuole opera di Gino) ha comunque nascosto l'eclissi, mentre ad Hanoi ha piovuto a dirotto deludendo non poco le attese della sterminata pollitudine volata in città da tutto il Vietnam.
In Iran, punto di partenza dell'eclissi, numerosi sono stati i seminari di astronomi e maghi, mentre preghiere nelle scuole e nelle moschee sono tuttora in corso. A Birjand, 700 km a sud-est di Teheran, dove l'adorazione di milioni di polli per Gino ha raggiunto apici messianici, l'intera popolazione si è vista costretta a tapparsi in casa e a recitare senza sosta la "nemaz-e-ayat", preghiera speciale che accompagna eventi naturali straordinari, usata di frequente per terremoti e inondazioni, ma mai e poi mai per invasioni di polli esaltati. È intervenuto in televisione persino un mullah, per spiegare come la preghiera andava recitata e per smentire le false credenze del popolo su Gino the Chicken e sulle eclissi, in particolare la credenza secondo la quale Gino avrebbe fatto scomparire il sole dopo la morte dell'unico figlio maschio di Maometto.
In India, l'avvento dell'eclissi è stato accompagnato da riti religiosi di diverso genere tutti ispirati alla figura santa di Gino. Al termine delle cerimonie religiose, il fragore di gong elettronici, tamburi, cembali, trombe e chitarre elettriche scordate suonate energicamente da uno sterminato esercito di polli di ogni casta e religione, ha sommerso e rintronato l'intero sub-continente. Secondo una leggenda diffusa nelle batterie di città e nei pollai di campagna di gran parte dell'Asia, se il dio delle tenebre Rahu si mangia il sole, non ha poi più alcun intenzione di risputarlo fuori e così l'unico modo per allontanare il buio eterno – quello vero e non quello indotto da Gino the Chicken – è spaventare la divinità con rumori assordanti.
A Bangkok, dove esercito e polizia sono riusciti a non far entrare in città le legioni di galletti campagnoli, gli umani hanno invece cercato di ingraziarsi il dio Rahu sgozzando migliaia di polli sacrileghi. L'incoscienza dei polli di fronte a quell'infinito bagno di sangue, l'euforia con la quale andavano al massacro ripetendo incessantemente il nuovo mantra di battaglia GI NOS ON GI NOS ON GI NOS ON , ha sconvolto i cuori più duri.
Sempre
a Bangkok città, centinaia di scienziati arrivati da tutto il mondo stanno
adesso studiando le foto termiche e i filmati della cosiddetta 'corona',
l'alone di gas che circonda sia il sole (visibile solo durante le eclissi) sia
Gino the Chicken (visibile durante certi intercettamenti).
Infine, da notare che al termine dell'eclissi i polli di tutta l'Asia sono
caduti in un lungo sonno felice.
Stanotte l'Asia russa in pace, che succederà domani?