Lessico
Lucano
Marcus
Annaeus Lucanus
Poeta
epico latino (Cordova 39 - Roma 65). Portato piccolissimo a Roma dal padre, un
ricco cavaliere fratello del filosofo Seneca,
ricevette nella capitale un'accurata educazione; frequentò con particolare
successo la scuola di retorica ed ebbe a maestro di filosofia lo stoico Anneo
Cornuto che, insieme allo zio Seneca, ebbe un'influenza determinante sulla sua
formazione storica.
Nel 59
Nerone lo richiamò da Atene, dove stava perfezionando la sua formazione
letteraria, e lo ammise nella ristretta cerchia dei suoi intimi, nominandolo
anche questore e augure. Nel 60 sposò l'illustre Polla Argentaria; nel 62
vinse con un carme in lode di Nerone (Laudes Neronis) le gare poetiche
bandite dall'imperatore, e nello stesso anno o nel seguente cominciò la
pubblicazione di alcuni libri del poema cui andava attendendo sulla guerra
civile tra Cesare
e Pompeo. Ma presto per incerte ragioni s'inimicò l'imperatore e gli fu
proibito di recitare in pubblico le sue composizioni.
Aderì alla congiura antineroniana di Pisone e alla sua scoperta fu costretto a togliersi la vita, dopo aver dato prova di scarso eroismo.
Ci sono giunte notizie e frammenti di molti suoi componimenti, andati perduti: i Saturnalia, 10 libri di Silvae, una tragedia Medea, il carme Orpheus, oltre ai poemetti giovanili Iliaca e Catachthonion.
Ci è pervenuto
invece per intero il Bellum civile o Pharsalia (Farsaglia)
in 10 libri di ca. 8000 versi. Carattere distintivo dell'opera è lo scrupolo
storico, senza uso di mitologia e intervento di divinità, con cui l'autore
esamina gli avvenimenti a lui vicini nel tempo. La retorica è presente con
amplificazioni, sentenze solenni, discorsi dei personaggi, invettive o
riflessioni dell'autore. Tutto ciò crea quel tono acceso, intenso e concitato
che è tipico di questa opera originale e che ne fa il suo innegabile fascino,
pur in presenza di gravi difetti nella composizione e nella versificazione,
piuttosto rigida e troppo spesso sonora.
Quanto alle idee politiche di Lucano si nota una progressiva avversione verso Cesare e il cesarismo e una crescente ammirazione per Pompeo e per la sua parte. Lucano godette di grande fama nel Medioevo, fu ammirato da Dante e più tardi dai romantici.
In latino Pharsalia,
è il titolo con cui è noto il poema di Lucano, citato nei manoscritti più
antichi e dai biografi del poeta (Svetonio e Vacca) col titolo di Bellum
civile. L'opera, rimasta interrotta al decimo libro dalla morte
dell'autore (65 dC), narra la guerra tra Cesare e Pompeo dal passaggio del
Rubicone alla rivolta dell'Egitto. Il fascino singolare del poema nasce
dall'incontro tra storia e poesia: descrizioni fantastiche, scene di magia si
inseriscono in una scrupolosa trama storica, attenta alle fonti più
accreditate.