Lessico
Malandra
Dal latino malandria, ae, che significava ascesso sul collo dei giumenti. L’etimologia di malandria non è chiara: è possibile si tratti di una deformazione del greco melándryon = midollo (nero) della quercia, quercia dal midollo nero, quercia nera.
Oggi per malandra si intende una piaga che si manifesta alla piega del ginocchio del cavallo, oppure una tarsite, oppure una manifestazione furfuracea sempre della piega del ginocchio del cavallo, dette in inglese grease, malanders, mallenders, sallenders.
Chi volesse sbizzarrirsi, trascuri gli asterischi dovuti a termini greci non trascritti, e legga quanto pubblicato nel web dall'Accademia della Crusca (corpus_lemmari_0022043):
malandra. Mal che viene a’ piè de’ cavalli. Gall. malandre. Dal Lat. malandra. ovvero malandria. Quest’ultimo, l’usa Marcello Empirico per morbus jumenti, quo tussit: onde l’addiettivo malandriosus, usato dallo stesso Autore. Il Latino malandra s’originò dal Greco ****, che significò prima mollis, e poi infirmus, debilis; le cose che son molli, essendo per l’ ordinario inferme e deboli. Così ****, che val molle, significa altresì ammalato. Esichio: ****, Da **** dunque, ****, &c. Item, da **** che si disse allo stesso male. Esichio: ****. come anche ****. Assirto ne’ suoi Ippiatrici lib. I cap. 2. ****, &c. ****, credo sia il suspirium de’ Latini: se non sia da leggere. Da ****, in significato di bianco, lo cava però Teonnesto: di cui tali sono le parole a carte 16. de’ suoi Ippiatrici: ****. È ben vero, che ****, ovvero ****, vale altresì bianco, come lo spone Esichio; essendo i bianchi per lo più molli ed effeminati. Ma non da esso in questo significato deriva ****. Deriva, come dicemmo, da **** in significato di molle, debole, infermo. Quindi malleus; che deriva anche da ****, lo stesso che ****, e non da malleus, cioè martello, come Vegezio, e dopo lui il Martini nell’ Etimologico, e 'l Vossio nel libro degli Errori della Favella vogliono che derivi, si disse ogni mal di cavallo. Sono queste le parole di Vegezio, al primo de Mulomedicina cap. 2. Morborum quidem diversae sunt species, sed uno generali vocabulo continentur, quod ab Antiquis malleus nominatur; ipsâ appellatione vim cladis, periculumque testante. Sunt autem species mallei numero septem: humidus, aridus, subtercutaneus, articularis, elephantiasis, subrenalis, farciminosus. E al terzo cap. 2. ragionando di esso malleus: Uno quidem vocabulo pestilentia vocatur, sed habet plurimas species. Con quel che segue. E quindi è che malandra, che appresso noi altri Francesi e appresso gl’Italiani si dice a un mal che viene a’ piè de’ cavalli, si disse da’ Latini alla tossa di essi cavalli. Dallo stesso ****, s’originò anche il Latino malum. E quindi malatus, cioè ammalato.