Lessico
Omero
Icones veterum aliquot ac recentium Medicorum
Philosophorumque
Ioannes Sambucus / János Zsámboky
Antverpiae 1574
Il massimo poeta epico greco, autore, secondo la tradizione, dell'Iliade e dell'Odissea. Della sua vita non si sa nulla di sicuro. Il suo vero nome sarebbe stato Melesigene, e Omero non sarebbe che un soprannome (forse ostaggio).
Una leggenda lo dipingeva cieco, com'erano talora i rapsodi che cantavano le gesta degli eroi alle corti principesche. Almeno sette città si contendevano l'onore di avergli dato i natali: le più accreditate potrebbero essere Chio e Smirne, e certo la sua patria è da localizzarsi in Asia Minore.
Discussa era anche la cronologia che oscillava di ben cinque secoli, dai tempi della guerra di Troia (sec. XII) al sec. VII aC; oggi si propende a datare i due poemi omerici verso la metà del sec. VIII aC.
Oltre all'Iliade, che narra le vicende conclusive della guerra di Troia con la distruzione della città , e all'Odissea, che narra il ritorno in patria da Troia di uno degli eroi greci, Ulisse (Odisseo), e la difficile riconquista del suo regno a Itaca, la tradizione antica attribuiva a Omero la composizione del bizzarro poemetto Margite (oggi perduto), della Batracomiomachia, altro poemetto parodistico sulla battaglia dei topi e delle rane, nonché di un gruppo di 33 inni a varie divinità (Inni omerici).
Omero
alla sua destra Dante - Virgilio alla sua sinistra
particolare del Parnaso di Raffaello - circa 1509/1510
Stanza
della Segnatura - Città del Vaticano
da Veterum illustrium philosophorum etc. imagines
(1685)
di Giovanni Pietro Bellori (Roma 1613-1696)
British Museum