Lessico
Orobanche
Il greco orobágchë - si pronuncia orobànche - deriva da órobos = fava e dal verbo ágchø = stringo, strangolo, strozzo. In italiano, secondo il vocabolario di Lorenzo Rocci, significa orobanche, cuscuta. Questo vocabolo greco fu usato da Teofrasto in Historia plantarum e da Dioscoride.
da
Pierandrea Mattioli
Commentarii in libros sex Pedacii
Dioscoridis Anazarbei De Materia Medica
Venetiis,
apud Valgrisium, 1554
Plinio riporta due diversi tipi di orobanche, e si tratta in entrambi i casi di piante parassite, ma con caratteristiche morfologiche alquanto differenti, alle quali la botanica ha assegnato una classificazione e dei nomi precisi.
Orobanche di Plinio
corrispondente all’odierna Cuscuta
famiglia Cuscutacee
Naturalis historia XVIII,155: Est herba, quae cicer enecat et ervum circumligando se; vocatur orobanche. Tritico simili modo aera, hordeo festuca, quae vocatur aegilops, lenti herba securiclata, quam Graeci a similitudine pelecinum vocant; et hae conplexu necant. Circa Philippos ateramum nominant in pingui solo herbam, qua faba necatur, teramum, qua in macro, cum udam quidam ventus adflavit.
da
Pierandrea Mattioli
Discorsi nei 6 libri di Dioscoride
Venezia,
Felice Valgrisio, 1585
Cuscuta
Dall'arabo kashuth: unico genere di piante della famiglia Cuscutacee (ordine Tubiflore) al quale appartengono un centinaio di specie parassite diffuse in tutte le regioni del globo a clima tropicale o temperato. Le cuscute sono erbe prive di clorofilla, di foglie e, salvo per un breve periodo iniziale, anche di radici. Hanno fusticini lunghi, filiformi, che si avvolgono strettamente alle foglie e ai fusti delle specie a spese delle quali vivono sottraendo loro acqua e alimenti mediante speciali organi succhianti (austori), che introducono nei tessuti dell'ospite. I fiori sono piccoli, bianchi, rossi o violacei, riuniti in glomeruli, e producono un gran numero di semi.
A completo sviluppo le cuscute assumono l'aspetto di un groviglio rosso-aranciato inestricabile, che giustifica i nomi con cui la pianta viene comunemente chiamata: capellini, erba ragna, refe del diavolo, capelli d'angelo, ecc. Le cuscute vivono per lo più su un numero limitato di specie o su una sola: così, Cuscuta epilinum (strozzalino) sceglie quasi esclusivamente il lino; Cuscuta epithymum si trova di preferenza su Labiate e Leguminose; Cuscuta europaea parassita ortiche, luppolo e canapa. Le cuscute riescono particolarmente dannose a varie leguminose da foraggio (trifoglio, erba medica).
Orobanche di Plinio
corrispondente all’odierno genere Orobanche
famiglia Orobancacee
Naturalis historia XXII,162: Orobanchen appellavimus necantem ervum et legumina; alii cynomorion eam appellant a similitudine canini genitalis. Cauliculis est sine foliis, pinguis, rubens. Estur et per se et in patinis, cum tenera est, decocta.
Orobancacee
Dal latino orobanche, risalente al greco orobánchë, propriamente (pianta) che soffoca i legumi: famiglia di piante dell'ordine Tubiflore - come le Cuscutacee - con circa 150 specie di erbe affini alle Scrofulariacee (per es. Digitalis purpurea, Valeriana officinalis), parassite, prive di clorofilla con scapi eretti, recanti foglie ridotte a squame e fiori raccolti in spiga apicale, biancastri, gialli, violacei o rossastri. La germinazione del seme avviene quando questo è a contatto delle radici dell'ospite, il quale la stimola mediante particolari secrezioni. La maggior parte delle Orobancacee appartiene al genere Orobanche.
Genere Orobanche
Annovera circa 120 specie di erbe parassite dette comunemente bruciafave, succiamele, ecc. Quelle più note appartengono all'Orobanche speciosa, che prospera come parassita su varie leguminose, soprattutto sulle piante di fave, arrecando sovente gravi danni; l'Orobanche minor, che infesta specialmente i campi di trifoglio e, in minor misura, quelli di erba medica; l'Orobanche ramosa, parassita della canapa, del pomodoro e del tabacco.
Orobanche di Gessner e di Aldrovandi
Sia la cuscuta che l’orobanche possono essere parassite della canapa. In base al testo dei due autori è difficile esprimere di quale orobanche pliniana si tratti. Visto che sono le specie appartenenti al genere Orobanche a germinare quando il loro seme è a contatto delle radici dell'ospite e che Aldrovandi lo dice esplicitamente - nutrimentum eripit, et quo minus ad optatam altitudinem excrescat, impedit, ad radices eius enascens - allora si potrebbe tradurre questo orobanche con orobanche e non con cuscuta.