Lessico
Palamede
In greco Palamëdës. Eroe della mitologia greca: figlio di Nauplio, re di Eubea ed eponimo di Nauplia (capoluogo del nomós dell'Argolide, nel Peloponneso), e di Climene, figura tra i guerrieri che combatterono a Troia e fu uno degli eroi della guerra troiana.
Avversato
da Ulisse, perché aveva scoperto i suoi maneggi per non partecipare alla
guerra di Troia, fu da questi accusato di tradimento e fatto condannare a
morte per lapidazione. Morì proclamando la sua innocenza e pronunciando,
secondo Ovidio,
le parole: “Ti compiango, Verità, perché moristi ancor prima di me”.
Si narra che, quando fu decisa dai principi greci la spedizione contro Troia, solo Ulisse non avesse risposto all’appello e che, per restare accanto alla moglie Penelope e al piccolo Telemaco e per non andare in guerra, si fingesse pazzo. Agamennone, che non aveva creduto a questa finzione, inviò a Itaca Palamede per appurare la verità. Ulisse si mostrò al visitatore mentre arava la sabbia e seminava il sale; allora Palamede, per metterlo alla prova, depose il piccolo Telemaco davanti all’aratro. Ulisse arrestò i buoi per non travolgere il figlioletto, e da questo gesto istintivo Palamede comprese che l’astuto eroe era sano di mente e lo costrinse a seguirlo.
Durante l’assedio di Troia la sua grande abilità di condottiero gli suscitò l’invidia degli altri principi. Agamennone, Diomede e Ulisse tramarono per accusarlo appunto di tradimento. Nascosero nella sua tenda una somma di denaro e una falsa lettera di Priamo.
Dotato di grande intelligenza e sagacia, a Palamede vengono attribuite numerose invenzioni: l'alfabeto o alcune lettere di esso, i numeri, il calcolo calendariale e vari giochi (dadi, astragali, dama).
Non
mi è stato possibile reperire alcuna immagine di Palamede. Ipotizzando che i naturalisti
abbiano adottato il suo nome per identificare uccelli e
farfalle, accontentiamoci delle immagini dell'Anhima cornuta
(o Palamedea cornuta o Kaimichi cornuto)
e di quelle di un meraviglioso Papilionide, il Papilio palamedes o Pterourus palamedes.
Per lo stesso motivo lessicale e classificativo non possiamo escludere che anche un altro
bellissimo Papilionide, il Papilio machaon
,
abbia preso il nome da un altro personaggio della mitologia greca, cioè dal
medico Macaone
, figlio di
Esculapio e combattente a Troia. Se non bastasse, anche le varie specie di Parrhasius
potrebbero aver assunto il nome dal celebre pittore greco Parrasio di Efeso
.
Il
Papilio palamedes è presente nelle aree orientali del Nordamerica
e in alcune zone del Messico