Lessico
Veratro
Veratrum: genere di piante erbacee perenni della famiglia Liliacee comprendente circa 20 specie diffuse in Europa e nell'America Settentrionale. Popolarmente l’etimologia era ricondotta a verum – vero - perché la sua radice polverizzata provoca lo starnuto, che sarebbe una conferma di verità (Walde-Hofmann II 755-756).
Sabadilla officinarum
o
Veratrum sabadilla o Schoenocaulon officinale
Sabadiglia
Secondo altri il nome deriverebbe invece dal latino vere atrum, cioè, molto scuro, per il colore delle radici di queste piante dotate di grosso rizoma, velenoso per la presenza di numerosi alcaloidi (protoveratrina, protoveratridina, germerina, jervina, rubijervina, pseudojervina, veratralbina, ma non la veratrina estratta dalla sabadiglia, Sabadilla officinarum o Veratrum sabadilla o Schoenocaulon officinale), con fusto eretto e foglie alterne, ampie le basali e strette le caulinari; i fiori, molto numerosi e di colore porporino o verdastro, sono raccolti in pannocchie terminali.
Veratrum album
Alcune specie vengono coltivate per ornamento, mentre di altre, quali il veratro bianco (Veratrum album) e il veratro nero (Veratrum nigrum), comuni nei boschi e nei pascoli montani, si sfruttavano una volta i fusti sotterranei per le loro proprietà emetiche e purgative drastiche.
Fin dai tempi antichi e per tutto il Medioevo dagli inesperti il veratro è stato confuso con l’elleboro, tant’è che il Veratrum album veniva anche chiamato elleboro bianco in quanto il suo nome greco era Helléboros leukós, una confusione legata alle proprietà purgative che Veratrum e Helleborus hanno in comune.
Ma il Veratrum album veniva impiegato anche come febbrifugo e per uso esterno contro parassiti cutanei come pulci, pidocchi e agenti della scabbia. Oggi la medicina sconsiglia in modo assoluto l’impiego empirico del veratro.
Veratrum
album
identificato in passato come Helleborus albus
acquarello di Ulisse Aldrovandi
Veratrum nigrum