Pula
- Polla - Pintinho - Pulcino
Il pene
Meu Pintinho Amarelinho
In rumeno il vocabolo penis indica il pene ed è usato per lo più come termine scientifico, mentre nella lingua parlata penis è spesso sostituito dal termine popolare pula, così come accade per il castigliano pene che in gergo è detto polla. Varie sono le interpretazioni etimologiche di pula, tanto come per l'italiano cazzo (che pare derivi da oco ‘maschio dell'oca’ + il suffisso -azzo, dunque un ocazzo con perdita della o iniziale, ipotesi suffragata dal fatto che in alcuni dialetti oco e oca significano il membro virile). È assai verosimile che pula altro non sia che la trasformazione di pulla, femminile del latino pullus, il cucciolo di qualsivoglia animale (come attesta l'etimologia dell'italiano puledro), ma pullus, a causa della sua plurimillenaria convivenza con l'uomo, indica soprattutto il pulcino della gallina, detto pui de găină in rumeno, dove anche pui deriva dalla radice verbale pa.
Identica a quella del rumeno pula è l'etimologia del castigliano polla: si tratta del femminile di pollo, derivato dal latino pullus tanto come l'equivalente vocabolo italiano. Se non bastasse, il pollo va a mettere le zampe non solo nella polvere ma anche in una polla d'acqua: l'italiano polla deriva dal latino tardo pullare ‘germogliare’, da pullus ‘piccolo d'ogni animale’.
Lo stesso valore semantico sessuale del rumeno pula e del castigliano polla lo troviamo nel portoghese pintinho. In portoghese il pene suona pénis, ma spesso volgarmente viene detto caralho. Altrettanto frequente è l'uso di pintinho, diminutivo di pinto, derivato da pintar, dipingere, il variopinto figlio della gallina (anche se talora è monocromo, a differenza del pulcino di Gallus gallus, il Gallo Rosso della giungla, che deve essere variopinto). A riprova del fatto che pintinho equivale a pene è testimone l'immagine reperita nel web il 30 giugno 2009 dal titolo Meu Pintinho Amarelinho (Il mio pulcino biondino) di Animelengo deviant Art (Rio de Janeiro).
Pulcino di Gallus gallus