Vol. 1° -  VIII.7.

Reperti archeologici europei

West e Zhou (1988) si sono dedicati a una revisione dei reperti archeologici, deducendo che il momento principale della diaspora del pollo attraverso l’Europa coincise con l’Età del Ferro, e che polli erano già presenti in alcune aree durante il tardo Neolitico e la prima Età del Bronzo.

Inoltre, il pollo era largamente diffuso in tutta Europa nel primo secolo aC. Ossa di questo periodo sono state trovate in Svizzera, Germania e Inghilterra. Non stiamo a ripetere i dati relativi ai fossili del genere Gallus rinvenuti in Europa e dei quali abbiamo già detto trattando dell’origine del pollo domestico.

Abbiamo già visto Cesare nel De bello Gallico affermare in modo esplicito che i Britanni possedevano polli prima della conquista romana e che non se ne cibavano. Reperti di Colchester e del Wiltshire dimostrano che si trattava di polli antecedenti o contemporanei all’arrivo dei Romani.

Senza dubbio i Romani intrapresero le loro campagne militari prevedendo il pollo nel loro vettovagliamento, come fece Annibale per le mandrie di bovini. I resti di questi polli sono stati rinvenuti in numerose località: un cranio inabituale è stato trovato nel tempio Romano-Britannico di Uley nel Somerset, 350 circa dC, e mostra un’espansione a carico dell’osso frontale come risultato di un’ernia cerebrale probabilmente associata a un ciuffo come nella Polish (Brothwell, 1979).

Secondo gli studi di Finsterbusch (1929), la Britannia non si sottrasse all’influenza Fenicia, che fu responsabile dell’introduzione oltremanica di Bankivoidi del tutto simili a quelli della Spagna, delle Canarie e del Bacino Mediterraneo. Pare assodato che i Fenici raggiunsero il Galles e la Cornovaglia, ma i Britanni già da tempo possedevano un pollo di tipo Mongolico, non combattente, quello di domesticazione cinese. Con l’arrivo dei Romani - soggiunge Finsterbusch - non mancò l’influenza degli invasori, che si limitarono a incrementare i Bankivoidi già presenti sull’Isola.

C’è chi attribuisce a Cesare l’introduzione della Dorking in Inghilterra nel 55 aC, prima detta Darking, ma Edward Brown (Races of Domestic Poultry, 1906), che ne ha contestato l’introduzione nel sud della Britannia ad opera della dominazione romana, afferma che la Dorking comparve in Inghilterra prima di Giulio Cesare e che le galline a 5 dita sarebbero giunte in Italia partendo dalla Britannia.

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