Vol. 1° -  IX.8.

Lezione Magistrale

Lezione Magistrale è quella di un Cattedratico che vuole dimostrare all’uditorio la sua bravura e la sua raffinata e profonda preparazione. William Cawley, del Texas Agricultural Extension Service, Texas A&M University System, ha inviato a William Plant una sintesi sul mistero dell’Araucana.

Parecchie idee e notizie che troveremo in questa mirabile dissertazione sono già state in parte riferite. La bellezza, la scolasticità, la completezza, nonché la logica concatenazione dei dati, mi hanno indotto a non praticare alcun taglio al lavoro di Cawley, integrandolo appena di quel tanto che ci possa permettere una completa comprensione di questo busillis [1] della biologia e dell’evoluzione.

8.1. La scoperta del Gallus inauris

Fig. IX. 12 - Salvador Castelló Carreras
Patriarca dell’avicoltura spagnola
Ultimo ritratto del Professore prima della sua morte,
avvenuta il 15 febbraio 1950 all’età di 86 anni.
Era nato il 2 ottobre 1863.

Il mondo avicolo ebbe il suo primo contatto con l’Araucana grazie alla relazione di Salvador Castelló durante il Primo Congresso Mondiale di Avicoltura del 1921, tenutosi a L’Aia, in Olanda. Il Professor Castelló, Direttore della Scuola Reale Spagnola d’Avicoltura di Barcellona, in occasione del primo meeting riferì questi dati autobiografici:

«Il 6 agosto 1914 attraversai lo Stretto di Magellano, e a Punta Arenas vidi delle ceste piene di uova blu che erano in vendita. Questo colore del guscio mi indusse a pensare che si trattasse di uova d’anatra, mentre mi fu precisato che erano di gallina e che in Cile la maggior parte delle uova di pollo erano tinte in bluastro. Rimasi stupito, perché non avevo mai avuto modo di osservare uova blu né in Europa, né in Asia né in Nordamerica.»

Fig. IX. 13 - Punta Arenas: questa città cilena conta 120.000 abitanti ed è il capoluogo della regione di Magallanes y Antártica.

È situata sullo Stretto di Magellano e venne fondata come caposaldo per la penetrazione cilena in Patagonia, nonché in funzione del traffico marittimo nello Stretto di Magellano, molto intenso prima dell'apertura del canale di Panama nell’agosto del 1914.

Fu a Punta Arenas che Castelló vide le uova dal guscio blu per la prima volta il 6 agosto 1914, sconosciute al mondo avicolo non solo europeo.

Wilhelm (1963) riferisce che al mercato di Chillán, vicino a Concepción, il 25% delle uova sono azzurre o verdognole e che la gente le preferisce perché sono di campagna, hanno il tuorlo più giallo e gustoso, con sapore tanto delicato e caratteristico che George Hampden Edwards riesce a distinguere un uovo d’Araucana anche ad occhi chiusi.

Stessa percentuale di uova blu è presente negli altri mercati del Cile meridionale, specie sull’Isola di Chiloé. Il fenotipo verde o azzurro si osserva inoltre in tutta la Costa Pacifica del Sudamerica: estremo nord del Cile, Perù ed Ecuador.

Lo stesso tipo di guscio si riscontra anche nelle galline rustiche (le brasiliane caipíras, citate da Eduardo Cani) a Chaco, Resistencia, Corrientes, Alto Paraná, Misiones, fino alle cascate dell’Iguaçu. In base alla testimonianza di Eduardo Cani possiamo affermare che il gene del guscio blu è riuscito a infiltrarsi nelle campagne brasiliane del sud, fino a raggiungere la costa atlantica. Salvo dover fare un discorso contrario, basato su ipotesi opposte.

Castelló descrisse le galline dalle uova blu dell’Araucania come dotate di taglia piccola, scodate, fornite di due ciuffetti di piume appesi ai lati delle orecchie grazie ad un peduncolo di cute elastica. Le femmine avevano cresta semplice e piccola, tarsi gialli o bianchi, glabri; i tarsi gialli erano più frequenti rispetto all’altro colore.

Nonostante il piumaggio più frequente fosse il bianco o il bianco ali rosse - pile? [osservazione di Cawley] -, il mantello aveva tuttavia una colorazione estremamente variabile, quasi un arcobaleno di colori secondo la felice espressione di Cathy Brunson. Nel 1921 Castelló propose - per il pollo che ebbe modo di osservare - il termine latino di Gallus inauris, che significa gallo con l’orecchino.

Per sfortuna parecchie successive relazioni riguardanti l’Araucana si sono basate solo su quella di Castelló del 1921, in quanto pochi autori fanno riferimento alla documentazione prodotta da Castelló in occasione del II congresso tenutosi nel 1924 a Barcellona, nonché a quella del VII congresso svoltosi nel 1939 a Cleveland, Ohio.

Le fotografie mostrate da Castelló durante il congresso del 1921 indicavano che le caratteristiche dell’Araucana - assenza di coda, ciuffetto alle orecchie e uova blu - erano state trovate tutte e tre in uno stesso soggetto appartenente a ceppi nativi dell’Araucania.

Si trattava di un errore involontario.

Prima del II congresso, quello del 1924, Castelló fu costretto a rimangiarsi il tutto, ammettendo quindi, durante il consesso, che fu lo stesso Dr Rubén Bustos, patriarca dell’avicoltura cilena, a indurlo all’erronea credenza che i polli visti e fotografati alla Mostra Internazionale di Santiago del 1914 fossero polli autoctoni. In verità non si trattava di polli genuini del Cile, bensì il frutto di parecchi anni di selezione operata da Bustos.

 sommario 

 avanti 



[1] Busillis significa difficoltà, punto difficile. L’origine più accreditata di questa parola starebbe in un aneddoto della fine del XII secolo, riferito a Giovanni di Cornovaglia (1170 circa). A costui uno scolaro chiese chi fosse Busillis, in quanto riteneva potesse trattarsi di un re o di un personaggio importante, trovato nel messale. Lo scolaro mostrò il testo a Giovanni: una colonna di testo terminava con in die e la successiva iniziava con bus illis, per un’andata a capo, in quanto il motto completo era in diebus illis (in quei giorni).