A partire dal 1930, sotto l’impulso
di Gorer e Snell e attraverso studi sul topo, sono state ottenute le
principali conoscenze sulla genetica dei sistemi di istocompatibilità.
Valutando
la sopravvivenza di trapianti realizzati con molte combinazioni tra topi di
ceppo puro, Snell ha enunciato 5 leggi:
Œ i trapianti singenici
[1]
non sono rigettati
i trapianti allogenici sono
rigettati
Ž i trapianti da un
genitore (A o B) a un ibrido F1
(A x B) non sono rigettati, mentre lo sono quelli da un ibrido F1 a un genitore
i trapianti da un genitore (A)
a un ibrido F2 (discendente di topi F1 accoppiati fra loro) o a topi nati dall’incrocio
di ritorno con l’altro genitore (F1
(A x B) x B) possono attecchire, ma in una percentuale di casi spesso molto
limitata
i trapianti di topi F2 o di topi nati da incroci di ritorno con topi F1 non sono rigettati.
Queste leggi indicano che esiste un sistema maggiore di
istocompatibilità che controlla il rigetto dei trapianti e i cui geni obbediscono a una segregazione mendeliana.
Questi geni sono situati in una regione chiamata H-2. Il sistema maggiore di
istocompatibilità coesiste con altri sistemi di antigeni che possono
provocare un rigetto più tardivo in assenza di differenze nella regione H-2.
Sono i sistemi minori di
istocompatibilità denominati nel topo H-1, H-3... H-n.
Gli antigeni H-2 di classe I
sono codificati dagli alleli di geni presenti nelle due sottoregioni dell’MHC
denominate H-2K e H-2D, probabilmente derivate l’una dall’altra per
duplicazione. La frequenza dei crossingover fra i geni H-2K e H-2D è dell’ordine
dello 0,5%. I geni delle due sottoregioni controllano la
produzione di molecole indipendenti, come dimostrato dagli studi biochimici
che mettono in evidenza due molecole differenti sulla membrana dei linfociti e
dallo studio della ridistribuzione (o capping)
degli antigeni dei loci H-2K e H-2D sotto l’influenza degli antisieri
corrispondenti: la migrazione degli antigeni H-2K indotta da un antisiero anti
H-2K non provoca la ridistribuzione degli antigeni H-2D e viceversa.
Per ciascun locus H-2 è presente una molteplicità d’alleli,
da cui deriva l’esistenza di numerose molecole H-2 differenti. L’eredità è codominante:
l’antigene è espresso se il gene è presente.
La localizzazione cromosomica dei loci H-2D e H-2K è
stata individuata grazie a numerosi markers genetici indipendenti dai sistemi
di istocompatibilità. I loci H-2 sono situati sul cromosoma 17 e sono quelli
situati più vicino al centromero.
L’analisi sierologica degli
antigeni H-2 di classe I ha rivelato l’esistenza di numerose specificità,
private e pubbliche. Le specificità
private
[2]
(H-2D o H-2K) si osservano in un solo aplotipo
[3]
conosciuto. Le specificità
pubbliche, invece, si distribuiscono tra due o più aplotipi.
Ciascun aplotipo porta almeno un allele H-2K e un allele H-2D. Ciascun allele
è caratterizzato da una specificità antigenica particolare che gli è
propria (specificità privata) e/o
da una o più specificità pubbliche che si possono ritrovare in altri alleli.
Gli antigeni H-2K e H-2D sono
costituiti da una catena pesante polimorfa di 45 kDa, legata in maniera non
covalente a una catena costante di 12 kDa, non polimorfa, la b2-microglobulina
(b2m)
Solo la catena pesante è
codificata dall’MHC.
Gli
antigeni
di classe II sono codificati nella regione I situata fra H-2D e H-2K. Lo
studio delle ricombinazioni osservate in seno alla regione I ha permesso di
definire due sottoregioni: I-A e I-E.
Gli antigeni di classe II
comportano, come quelli di classe I, delle specificità private e pubbliche. A
differenza degli antigeni di classe I, tuttavia, le specificità pubbliche
degli antigeni di classe II sono raramente comuni agli antigeni codificati dai
due loci (I-A e I-E). Inoltre, il polimorfismo è molto maggiore per il locus
I-A che per il locus I-E, i cui prodotti non sono espressi da alcuni ceppi di
topo.
Gli antigeni I-A sono costituiti
da una catena pesante a
di 32-35 kDa e da una catena leggera b
di 27-30 kDa. Solo le catene Aa,
Ab e Eb, tutte e tre codificate dalla
sottoregione I-A, sono polimorfe. Le catene Ea
situate nella sottoregione I-E variano poco secondo gli aplotipi.
Quattro geni sono stati
ritrovati nel genoma della sottoregione I-A: Ab2,
Ab1 , Aa, Eb1 e due nella sottoregione I-E:
Eb2
ed Ea. I geni Ab2 ed Eb2 sono pseudogèni (cioè
non sono espressi). I geni Ab1
e Aa1 codificano per gli
antigeni I-A, i geni Eb1
ed Ea per gli antigeni I-E.
Topi di ceppo differente, ma
dello stesso H-2, rigettano generalmente gli allotrapianti, ma in un lasso di
tempo molto lungo, che può spesso superare i 100 giorni. La sopravvivenza dei
trapianti può facilmente essere prolungata mediante un’immunosoppressione
modesta. Gli antigeni responsabili di questi rigetti ritardati possono essere
raggruppati in sistemi di istocompatibilità geneticamente analoghi al sistema
H-2. Si ritiene che esistano nel topo da 15 a 30 sistemi di istocompatibilità
minore, comprendenti, in totale, più di 500 geni.
[1] Singenico: qualifica tutti gli individui geneticamente identici (per esempio gemelli omozigoti) e di quegli animali che, per incroci successivi tra consanguinei, formano dei ceppi puri, il cui patrimonio genetico è praticamente simile e che non rigettano i trapianti effettuati tra loro.
[2] Antigene privato: si tratta di un antigene presente sulle cellule di uno solo o di pochi individui, in opposizione all’antigene pubblico, presente sulle cellule di un numero elevato di individui.
[3] Aplotipo: è l’insieme dei geni di una regione cromosomica portato da uno dei due cromosomi, in questo caso si tratta dell’insieme di geni della regione H-2 portati da uno dei due cromosomi omologhi.