Ara ararauna - Psittacidae
Ararauna
Pinga

Pinga fu un regalo del 23 agosto del 1993, il mio 51° compleanno, per il quale contribuirono numerosi amici per ovvie ragioni economiche. Prima di avere Pinga per casa a goderne l’affetto e le strette di becco, avevo fatto accoppiare un’impertinente Pechinese, Henriette, con un bel cane della stessa razza di nome Whisky. Mi dissi: se un giorno avrò un animale e sarà una femmina, le metterò nome Pinga, che in Brasile è l’acquavite di melassa, poiché avrei messo a nudo le mie preferenze alcoliche se l'avessi chiamata Grappa. In Brasile degustai diverse marche di pinga: tutte ottime.

Giovedì sera del 5 dicembre 1996, dopo essermi connesso per la prima volta con Internet, portavo Pinga da sotto la tettoia in casa facendo il giro esterno della tettoia. Pinga spiccava il volo e andava, nonostante il buio, a posarsi sul tirante del palo in cemento dell’ENEL vicino al pozzo. Quindi, il Venerdì mattino migrava nella pineta del mio vicino Massimo Lenti, dove per l’ultima volta l’ho vista Sabato 7 dicembre verso le ore 13. Non so dove sia andata e la persi per sempre.

Pinga – Liquore tipico del Brasile, conosciuto anche come cachaça. Prodotta in Brasile, dove è nota con un'infinità di nomi diversi (più di 2000 nomi diversi e oltre 5000 marche), vanta una produzione record nel paese, seconda nell'ambito degli alcolici solo alla produzione di birra. La cachaça è un'acquavite comune in Brasile, ottenuta dalla distillazione del succo di canna da zucchero. Nella preparazione della cachaça si utilizza solamente il succo della canna allo stato grezzo, non sottoposto cioè a raffinazione e a separazione della melassa (cosa invece obbligatoria nella fabbricazione del rum, altro distillato proveniente dalla canna da zucchero). Il succo opportunamente bollito, fermentato e distillato produce così l'acquavite finale.