Lessico


Circus
genere dei Falconiformi

Circus: genere di Uccelli Falconiformi della famiglia Accipitridi, sottofamiglia Circini, caratterizzati dalla notevole lunghezza degli arti inferiori e da una singolare disposizione delle penne sul capo: quelle che circondano gli occhi formano infatti due dischi incompleti che si portano posteriormente alla regione delle orecchie, forse per rendere più facile l’individuazione della preda attraverso l’udito.

Circus aeruginosus
Johann Friedrich Naumann (1780-1857)
Naturgeschichte der Vögel Mitteleuropas - 1
899

Il Falco di palude (Circus aeruginosus) riesce infatti a localizzare il nido della Folaga ascoltando addirittura il pigolio dei piccoli ancora all’interno del guscio.

Il genere Circus  comprendente 9 specie, tra le quali, oltre al Falco di palude, possiamo ricordare l’Albanella reale (Circus cyaneus) e l’Albanella pallida (Circus macrourus).

Circus macrourus
Johann Friedrich Naumann (1780-1857)
Naturgeschichte der Vögel Mitteleuropas - 1
905

Il vocabolo circus deriverebbe dal latino classico circos, derivato a sua volta dal greco kírkos (forse parola persiana o assira), che era il nome poetico riservato a quell’uccello da preda sacro ad Apollo la cui identificazione è alquanto discussa.

Nonostante ciò, alcuni si sono sbilanciati e hanno proposto o il Circus cyaneus o il Circus aeruginosus, anche se il problema, secondo D’Arcy Thompson (1895) è tutt’altro che risolto, e forse non lo sarà mai.

Per Plinio circos, al genitivo circi, era una gemma sconosciuta. NH XXXVII,153: “Ceritis cera similis est, circos accipitri, corsoides canitiae capitis, corallachates curalio, aureis guttis distincta, corallis minio; gignitur in India et Syene.”

Il latino accipiter deriverebbe dal greco økypétës = dal volo rapido, e indica un uccello da rapina, come sparviero, falco, falchetto, astore, nibbio: la sua identificazione dipende da attributi caratteristici forniti da chi lo descrive. Per cui è impossibile chiarire a quale rapace somigli la gemma circos citata da Plinio.