Lessico


Fagiano
Uccello del fiume Fasi

In latino phasianus, dal greco phasianós = uccello del Fasi, fiume della Colchide. Fagiano è il nome di vari uccelli Galliformi della famiglia Fasianidi e più propriamente del genere Phasianus.

Il fagiano comune, Phasianus colchicus, sarebbe originario delle sponde sud-orientali del Mar Nero, e precisamente della zona del fiume Fasi in Colchide. Di qui sarebbe stato introdotto in epoca precristiana in Grecia e quindi in gran parte d'Europa. Secondo la leggenda fu trovato dai Greci nella mitica Colchide (da cui il nome colchicus della specie) e da questi portato nella loro terra, da cui i Romani lo introdussero a loro volta in Italia. Per Giovenale (Satira 11,139) era l'uccello della Scizia, Scythicae volucres, essendo la Scizia la terra abitata dagli Sciti.

Fagiano comune
Phasianus colchicus

Coppia di Phasianus colchicus
acquarelli di Ulisse Aldrovandi

Il fagiano comune - Phasianus colchicus - preda ambita dei cacciatori per la sua carne pregiatissima, delicata e intensamente saporita (prima di cucinarlo arrosto o in casseruola è necessario un periodo di frollatura), oggi non esiste quasi più come specie selvatica e la sua sopravvivenza è subordinata a operazioni di ripopolamento delle zone di caccia mediante individui d'allevamento.

Il maschio, lungo fino a 80 cm, ha una lunga coda appuntita, dorata con fasce nere; il capo e il collo sono verde metallico, la pelle intorno all'occhio è rosso vivo, l'addome verde-bluastro e le ali brune; il resto del piumaggio è rossastro con sfumature diverse. La femmina, più piccola, ha un piumaggio in cui prevalgono il marrone e il grigio, con macchie e strie nere.

Il fagiano vive di preferenza nel folto dei boschi ricchi di acqua, portandosi nelle zone coltivate alla ricerca di cibo (semi, frutta, insetti, piccoli vertebrati). Il fagiano si sposta di preferenza “pedonando” sul terreno; se costretto, però, si alza rapidamente in volo con un tipico, fortissimo battere di ali.

I maschi, che sono poligami, si battono furiosamente per il possesso delle femmine. Queste depongono da 8 a 12 uova, talora 15, in una depressione del suolo approssimativamente rivestita con materiali vegetali. Dopo 25-26 giorni di incubazione, nascono i piccoli, che in genere restano con la madre per alcuni mesi.

Florentino in Geoponica afferma che le uova di fagiano si schiudono al 21° giorno come quelle di gallina. Colin Harrison (Nidi, uova e nidiacei degli uccelli d'Europa – 1988) riferisce che il Phasianus colchicus ha una covata che dura 23-27 giorni. Altre fondi danno 25-26 giorni. Bernhard Grzimek (Vita degli animali, 1974) dà solamente 23 giorni. Probabilmente i tempi di schiusa sono inferiori se l'habitat è caldo. Ma nessuno degli autori moderni parla di 21 giorni.

Le uova del fagiano sono per lo più punteggiate. Tuttavia possono anche non esserlo. La colorazione di base è generalmente marrone olivastro, ma può variare dal marrone all'oliva o al grigio azzurro. Eccone una carrellata. Nel gruppo contenuto nel portauova è facile individuare quello di fagiano: è quello centrale punteggiato.

Fiume Fasi

Antico nome del fiume Rion o Rioni nella Georgia (327 km, nasce nel Caucaso centrale presso il passo di Mamison, scorre in direzione WSW, bagnando Kutaisi e sfocia nel Mar Nero a Poti), considerato nell’antichità come confine fra Europa e Asia. Alla foce del fiume si trovava una città dello stesso nome, presso il luogo dell’odierna Poti. Ne era eroe eponimo Fasi (mitico figlio di Elio) che avendo sorpreso in adulterio la madre (la ninfa oceanina Ocirroe) la uccise; poi per il rimorso si precipitò nel fiume Arturo che da lui prese il nome.

Colchide

Antico nome di una regione corrispondente in parte all’odierna Georgia, sulle coste sud-orientali del Mar Nero, famosa per le gesta che vi compirono Giasone e gli Argonauti. Fu sede di alcune colonie greche e rientrò poi nell'orbita dell'Impero persiano fino alla conquista di Alessandro. Incorporata da Mitridate nel regno pontico, venne successivamente annessa dai Romani alla provincia di Ponto e Bitinia. Nella geografia mitica greca, la Colchide era il Paese in cui regnava Eeta, un figlio del dio Sole, e vi si conservava, guardato da un drago, il Vello d'oro, conquistato dagli Argonauti.