Lessico
Francesco Mario Grapaldi
Scarne come al solito le notizie biografiche. In ICCU troviamo solamente: Poeta, filologo e cancelliere del comune. Nato a Parma probabilmente nel 1465 e morto nel 1515. Nome sulle edizioni: Franciscus Marius Grapaldus; Grapaldus.
In base a Grapaldus che compare sulle edizioni possiamo arguire che le citazioni attribuite a Grapaldus relative al pollo siano proprio di Francesco Mario Grapaldi, ma in base alla bibliografia di ICCU non riusciremmo a capire in quale opera tali citazioni possano essere contenute.
Le sue opere sono:
- De
partibus Aedium. Addita modo uerborum esplicatione que in eodem libro
continentur ... Ad haec accedit Modesti libellus de vocabulis rei militaris ad
Tacitum Augustum p - (Impressum
Taurini: per Ioannem Angelum & Bernardinum fratres de Sylva, 1517 die XV
mensis Decembris)
- Silva in deditione Parme s. Iulio II pont. max. - [Roma : Johann
Beplin?, 1512?]
- M. Actii Plauti Asinii Comoediae uiginti nuper emendatae. & in eas:
Pyladae Brixiani lucubrationes. Thadaei Vgoleti: & Grapaldi uirorum
illustrium scholia. Anselmi Epiphyllides. - (Parmae: excusserunt formis
... Octauianus Saladius & Franciscus Ugoletus, VII id. Mar., 1510).
Ma Pierre Bayle (1647-1706) - Dictionnaire historique et critique, Edizioni di Amsterdam del 1730 e del 1740 - riferisce che Gessner cita le edizioni di Basilea del 1533 e del 1541 del Lexicon de partibus aedium, per cui possiamo supporre che Grapaldi parlò di pollo quando parlò del pollaio, annesso alle case più di quanto accada oggi.
Ecco la biografia di Francesco Mario Grapaldi tradotta dal francese di Pierre Bayle.
Parma, liberatasi dal giogo dei Francesi con la battaglia di Ravenna del 1512, passò a far parte dello Stato Pontificio (ma per l'Accordo di Viterbo nel 1515 ritornò alla Francia), e la città fece atto di sottomissione a papa Giulio II. Grapaldi fu scelto come capo dell’ambasceria inviata al papa: il motivo di questa scelta furono la sua forbita eloquenza e la prestanza fisica (a praestanti facundia et insigni corporis proceritate legationis princeps, come scrisse Paolo Giovio in Elogiis, cap. LXII). Arringò molto bene Giulio II e pubblicò dei versi sul tema della sua arringa. Il papa lo incoronò di propria mano in Vaticano. Grapaldus, incoraggiato da questa corona poetica, si mise a comporre parecchi versi che furono poi stampati. L’opera che mise maggiormente in luce la sua erudizione fu quella in cui spiega tutte le parti di una casa, Lexicon de partibus aedium, composto di 20 capitoli, stampato per la prima volta a Parma nel 1494. Morì per ritenzione d’urina quando aveva più di cinquant’anni.
Pierre Bayle - Dictionnaire historique et critique (1695-97)