DIVERSARUM
GALLINARUM
&
Gallorum descriptiones, & primo de alba
cristata
& alia ferme in lapidem conversa.
Cap.
II.
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CAPITOLO
II
DESCRIZIONE
DELLE DIVERSE GALLINE E GALLI,
e
in primo luogo una gallina bianca ciuffata
e
un’altra gallina quasi tramutata in pietra.
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[307]
Villaticarum nostrarum Gallinarum, utpote nulli non cognitarum duas
tantum icones damus, quarum una tota candida est, et instar Alaudae
cristata, altera intra duos parietes reperta fame extincta, atque eo
modo, quo vides,
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Forniamo
solo due immagini delle nostre galline da cortile a tutti arcinote,
delle quali una è tutta quanta candida e ciuffata come un’allodola
- Alauda arvensis, l’altra fu rinvenuta fra due pareti,
morta di fame, e così, come puoi vedere,
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in
lapideam ferme substantiam conversa, cauliculis suis absque pennis
histricis instar horrida, intra arcis vetustissimae parietes reperta.
Eam illustrissimus comes, ac senator nostrae urbis amplissimus D. Io.
Pepulus olim mihi tanquam rem miram donavit. Huius iconem sequens pagina
dabit. Gallinae cristatae appictum est Lolium.
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quasi
pietrificata, con un aspetto ispido come quello di un istrice a causa
delle rachidi delle piume prive di barbe, rinvenuta fra le pareti di un
antichissimo rifugio. Me ne fece dono un giorno, come se fosse una cosa
straordinaria, l’illustrissimo conte e nobilissimo senatore della
nostra città Giovanni Pepolo. La pagina successiva fornirà
l’immagine di questa gallina. Accanto alla gallina ciuffata è
riprodotto il loglio
- Lolium temulentum.
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