Forma
Capis cum Gallis eadem, nisi quod illis iubae, et caudae pennae maiores
sint, et crista careant, et calcaria in maiorem molem excrescant ut in
adiectis duabus {carcarium} <calcarium> iconibus est videre. Quem
hic primo loco depictum dabimus, capite, collo, dorso toto, pectore, et
ventre coloris erat castanei, iubae pennae erant nigrae, nigra item
cauda, et alae, sed quarum remiges erant subluteae: pedes cinerei.
Altera pictura Capi monstrifici est, tribus pedibus instructi, qui tamen
pes tertius duos tantummodo digitos habebat, at longiores multo quam in
aliis. Color superiori fere contrarius. Huic enim color erat totus niger,
sed iubae pennae duplicis coloris, nam maiores pennae ferrugineae,
minores erant aureae. Remiges alarum candidae. Cauda nigra.
Pedes lutei. Adijciemus etiam intestinum cum duabus suis
appendicibus, nempe intestinis caecis, quae Anatibus et Anseribus,
similibusque aliis etiam sunt communia, item {misenterium}
<mesenterium> seu lactes Columbi Cyprii.
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L’aspetto
dei capponi è uguale a quello dei galli, se non fosse che i primi hanno
la mantellina e le penne della coda più grandi, e che sono privi di
cresta, e gli speroni
si sviluppano con dimensioni maggiori, come è possibile vedere nelle
due accluse raffigurazioni di speroni. Quello la cui raffigurazione
adesso riporteremo per prima era color castano alla testa, su tutta la
schiena, al petto e all’addome, le piume della mantellina erano nere,
nera era anche la coda e le ali, ma le loro remiganti erano giallastre:
le zampe erano color cenere. L’altra immagine appartiene a un cappone
mostruoso dotato di tre piedi, il cui terzo piede aveva solo due dita e
molto più lunghe che negli altri due. La colorazione era quasi
l’opposto di quello precedente. Infatti il suo colore era totalmente
nero, ma le piume della mantellina erano di due colori, infatti quelle
più grandi erano color ruggine, le più piccole color oro. Le remiganti
erano bianche. La coda nera. Le zampe gialle. Aggiungeremo anche
l’intestino - ileo+retto - con le sue due appendici, cioè gli
intestini ciechi, che sono presenti nelle anatre e nelle oche e in altri
uccelli analoghi, come pure il mesentere o
intestino tenue del piccione di Cipro.
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