Lessico
Speroni
Speroni
di cappone di Aldrovandi
dal II volume dell’Ornithologia (1600)
Sperone – in latino calcar dal verbo calco, calpestare, in greco kéntron dal verbo kentéø, pungere – deriva dal francone *sporo, da una radice indeuropea che significa calcare col piede, termine che penetrò nelle lingue romanze attraverso il latino carolingio sporonus del IX secolo.
In base a quanto afferma Alexandre de Théis a pagina 507 del suo Glossaire de botanique ou dictionnaire étymologique (1810), sperone deriverebbe dal celtico sper, punta, da cui i Francesi hanno fatto éperon, sperone, épervier, sparviero, per i suoi artigli; i Latini sparus, giavellotto, dardo; gli Inglesi spur, sperone, spire, cuspide; i Tedeschi speer, lancia, sporn, sperone. Ecco il testo originale: Éperon. Du celtique sper, pointe, dont les François ont fait éperon, épervier, de sa serre; les Latins, sparus, dard; les Anglois, spur, spire; les Allemands, speer, sporn.
Gli speroni sono strutture ossee corneificate e fissate alla parte posteroinferiore del tarsometatarso. Sono presenti nei maschi di alcuni gallinacei - gallo, tacchino, parecchi fagiani - che se ne servono per offesa. Mancano nella faraona, nella quaglia e nella pernice.
Gli speroni si differenziano nell’embrione d’ambo i sessi intorno al 10° giorno, crescono con uguale lentezza e con le stesse dimensioni nei due sessi fino al 5° mese, quando nella femmina la loro crescita si arresta per inibizione ovarica, mentre nel maschio continuano a crescere. L’ipoderma comincia a ossificarsi verso il 6° mese, e poi gli speroni si salderanno al tarsometatarso verso il 10° mese continuando a crescere regolarmente per tutta la vita. L’ormone tiroideo sarebbe indispensabile alla loro calcificazione. La castrazione del gallo non influisce sugli speroni, mentre nella gallina castrata essi vengono liberati dall’inibizione ovarica e crescono come nel maschio.
Nel gallo normale, il canto, la combattività e l’istinto sessuale sono sotto l’influenza degli ormoni maschili, mentre speroni, incedere e pigmentazione del piumaggio dipendono dall’assenza di ormoni femminili.
Femmina
di razza combattente con sperone unilaterale.
Se fosse in causa una situazione ormonale,
lo sperone sinistro non sarebbe rimasto allo stadio di abbozzo.
Questa situazione non è affatto comune tra le razze pesanti, mentre è abbastanza frequente nelle razze di tipo mediterraneo. Alcuni hanno riscontrato che le galline con speroni depongono bene quanto quelle che ne sono prive, mentre altri sono dell’avviso che gli speroni influiscono negativamente sulla produzione di uova.
Sono sconosciuti il gene o i geni in causa: si tratta di un allele non definito con ereditarietà sconosciuta, forse recessivo, capace di provocare sui tarsi di galline sessualmente mature speroni identici a quelli del gallo. Sono considerati difetti importanti in esposizione, mentre sono ritenuti un grande fattore di qualità per figli futuri galli d’arena, e l’esperienza dimostra che tale tipo di selezione è fondato.
Sia nelle razze da combattimento che in quelle da fattoria le galline con speroni sono molto spesso di una vitalità e di un vigore superiori alla media, come pure i loro discendenti. Non si può che consigliare agli allevatori che hanno la fortuna di possedere una gallina con speroni di utilizzarla a fini riproduttivi, anche se lo standard lo disapprova. Sarebbe pure interessante praticare una stretta consanguineità.
Gli speroni riscontrabili in galline d’età matura (tra 2 e 4 anni) non debbono mai essere confusi con quelli di galline molto vecchie, nelle quali infatti si può ravvisare una caduta dell’attività ormonale ovarica. Da molto tempo si fa differenza tra galline che hanno speroni per ragioni genetiche e galline con speroni perché portatrici di anomalie ovariche.
Speroni artificiali
Gallorum
Numidicorum pugna
Galli combattenti delle Indie Orientali armati di speroni artificiali
Appendice a Ornithologiae tomus tertius ac postremus (1603) di Ulisse
Aldrovandi
Inveni in eorundem Hollandorum prima in Indiam Orientalem navigatione Gallorum Numidicorum genus esse, quod nostratium formam (ut eorum verbis utar) commistam habet: Volatile vero esse et admiratione dignum, atque invicem ita inimicum, ut incolae alligatis ad eorum calcaria (quemadmodum olim apud Graecos factitatum in Galli historia diximus et aliis in regionibus) novaculis invicem non solum pugnare sinant, donec alter eorum occumbat, sed de victoria magno inter se pretio etiam certent.
Sempre a proposito della prima navigazione degli Olandesi in India Orientale ho trovato che esiste un genere di Galli della Numidia che (per servirmi delle loro parole) possiede un aspetto simile a quello dei galli nostrani. E che si tratta in verità di un volatile pure degno di ammirazione e così nemico l'uno dell'altro che i contadini, dopo aver fissato delle lame ai loro speroni, [...] permettono non solo di combattere l'uno contro l'altro finché uno dei due soccombe, ma fanno tra loro delle cospicue scommesse su chi sarà il vincitore.
Speroni
artificiali applicati a un gallo combattente
Otavalo - Ecuador - 2005