Conrad Gessner
Historiae animalium liber III qui est de Avium natura - 1555
De Gallinis Lanigeris
trascrizione di Fernando Civardi - traduzione di Elio Corti
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[466] DE GALLINIS LANIGERIS. |
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civitas est maxima versus Orientem, in qua maximi galli nascuntur.
Gallinae sunt albae instar nivis, non pennis sed lanis tectae ut pecus,
Odoricus de Foro Iulii[1].
In civitate Quelinfu, in regno Mangi nomine, inveniuntur gallinae,
quae loco pennarum pilos habent, ut catti, nigri scilicet coloris, sed
ova pariunt optima, M. Paulus Venetus 2.
68.[2] |
In
Oriente si trova la grandissima città di Fuch - Fuzhou, nella quale
nascono dei galli grandissimi. Le galline sono bianche come la neve,
ricoperte non di penne ma di lana come le pecore, Odorico del Friuli.
Nella città di Quelinfu - Quenlinfu, Kien-ning Fu - nel regno di Mangi
si trovano delle galline che invece delle penne hanno dei peli come i
gatti, cioè di colore nero, ma depongono ottime uova, il veneto Marco
Polo
in 2.68. |
Gallina
lanigera riprodotta a pagina 339
di Ornithologiae tomus alter
(1600) di Ulisse Aldrovandi
[1] Itinerarium Fratris Odorici de Foro Julii, Ordinis Fratrum Minorum, de mirabilibus Orientalium Tartarum (1330). “Partendomi di questa terra [dall’odierna Quanzhou] venni verso oriente a una città che si chiama Fozo, che gira ben trenta miglia: Quivi sono i maggiori galli del mondo, e le galline bianche come neve: ma non ànno penne, ma lana a modo di pecore.” (Memoriale Toscano, 33)
[2] Gessner non riporta Marco Polo - o Marcus Paulus - nel suo Nomenclator insignium scriptorum (1555). Sotto il nome di Marcus Paulus Venetus compare invece nella bibliografia di Historia animalium I (1551) e la sua citazione bibliografica recante il numero 209 viene inclusa nei Libri recentiorum mediocri aut etiam egregio stilo Latine editi: 209. Marci Pauli Veneti de regionibus Orientis libri 3. - Nel 1532 l'opera di Marco Polo si intitolava De regionibus Orientalibus libri III, edita in latino a Basilea da Simon Grynaeus e contenuta in Novus orbis regionum ac insularum veteribus incognitarum. Questo Marco Polo venne ripubblicato da Georg Schulz nel 1671 sempre con il titolo De regionibus orientalibus libri III che costituisce un terzo del frontespizio della pubblicazione di Schulz la cui sintesi è la seguente: Marci Pauli Veneti historici fidelissimi juxta ac praestantissimi De regionibus Orientalibus libri III. Cum codice manuscripto Bibliothecae Electoralis Brandenburgicae collati ... Accedit, propter cognationem materiae, Haithoni Armeni historia Orientalis: quae & de Tartaris inscribitur; itemque A. Mulleri Greiffenhagii, de Chataja, cujus praedictorum auctorum uterque mentionem facit, disquisitio; inque ipsum Marcum Paulum Venetum praefatio, & locupletissimi indices. Coloniae Brandenburgicae [Berlino], ex officina G. Schulzii, 1671. - Non solo nel testo latino di Marco Polo consultato da Gessner, ma anche in una traduzione francese del 1556 le galline nere e pelose si trovano nel libro II cap. 68 (Description géographique des provinces & villes plus fameuses de l'Inde Orientale etc., Paris, Iehan Longis, 1556) e lo stesso dicasi per un'altra edizione francese del 1888 contenuta in Deux voyages en Asie au XIIIe siècle par Guillaume de Rubruquis et Marco Polo (éd. par Eugène Muller, Paris, librairie Ch. Delagrave, 1888). - Quindi la referenza di Gessner è esatta, anche se la numerazione è diversa da quella de Il Milione edito da Arnoldo Mondadori (1954) dove il testo italiano suona così: E havvi belle donne, e havvi galline che non hanno penne, ma peli come gatte, e tutte nere, e fanno uova come le nostre, e sono molto buone da mangiare. (cxxxiv Del reame di Fugiu)