Quarantotto anni più tardi di Roggeveen il pilota Juan de Hervé affermava che l’allevamento del pollo era una specialità dell’isola.
Nel 1882 Geiseler, comandante della nave tedesca Hyäne, stimava che vi erano più di 10.000 polli, parecchi dei quali vivevano nei crateri degli estinti vulcani Rano Kao e Rano Raraku, producendo tante uova che gli abitanti ne avevano in sovrabbondanza.
Fino al 1882 non vi fu alcun motivo valido per un’importazione di polli sull’isola, in quanto erano più che sufficienti e traboccavano da ogni dove, con nidi nei luoghi più impensati, tant’è che servivano da approvvigionamento per gli Europei in transito.
Il nocciolo della questione può essere frantumato definitivamente con un dato presente nel dizionario del linguaggio locale compilato dal missionario cattolico Hippolyte Roussel (1865-1871). Per la parola poule Roussel dà huahua, che egli definisce come poule sans queue, gallina senza coda.
Come vedremo in seguito, huahua verosimilmente è il duplicato della protoforma sudamericana *wa usata per indicare un uccello.
Robert Langdon, al quale si debbono queste importanti notizie, senza dubbio si è attirato gli strali di coloro che, se non vogliono sentir parlare di una doppia colonizzazione di Rapa Nui, figuriamoci se ne accettano una sola e proveniente dal Sudamerica: infatti - egli afferma - queste huahua e altri polli del tipo del Gallus inauris presumibilmente giunsero dall'Ecuador insieme ai primi colonizzatori dell'isola nei primi secoli dell'era cristiana e questo fatto ne suggerisce un altro, anch'esso importante, che cioè coloro che trasportarono questi polli appartenevano allo stesso popolo che introdusse la patata dolce, la zucca, l'ananas, il sapindo (Sapindus saponaria), il peperoncino rosso (Capsicum annuum acuminatum), la manioca e la specie di cotone a 26 cromosomi, Gossypium barbadense [1] .
I termini usati per il pollo sull’Isola di Pasqua sono molto più abbondanti - tant’è che esiste un nome per ogni dito del pollo - ed etimologicamente ricadono in tre categorie:
termini peculiari dell’isola,
termini con corrispettivi solo nei linguaggi della Polinesia orientale,
termini comuni a tutti i linguaggi polinesiani in genere.
In base ai dati linguistici, Langdon arriva ad affermare che, semmai, il pollo raggiunse la Polinesia orientale partendo dall’Isola di Pasqua, e che il Gallus inauris raggiunse le Isole Marchesi e della Società in tempi preistorici.
[1] Le varietà di cotone oggi coltivate sono numerosissime, forse un migliaio, e la loro posizione sistematica è molto discussa. Sono tetraploidi - cioè dotati di quattro serie aploidi di 26 cromosomi - le seguenti specie originarie dell'America: Gossypium hirsutum e barbadense. Nel Gossypium herbaceum, originario dell'Arabia e dell'Asia Minore, e nel Gossypium arboreum, proprio dell'Africa, dell'India, della Cina e del Giappone, il corredo cromosomico aploide è pari a 13.