Isomeria - che significa parti uguali - in chimica organica è il fenomeno per cui due o più composti presentano la stessa formula grezza, sono cioè costituiti dallo stesso tipo e numero di atomi, ma differiscono nelle formule di struttura, cioè nella disposizione degli atomi e dei relativi legami chimici.
Fig. I. 4 -
Isomeria ottica
L’isomeria
ottica è un’isomeria spaziale.
I due isomeri sono uno l’immagine
speculare dell’altro e non sono fra loro sovrapponibili.
L’isomeria di struttura
si
ha nei composti che differiscono per il diverso concatenamento di atomi.
L’isomeria spaziale è posseduta dai composti costituiti da atomi uguali concatenati secondo una stessa sequenza ma con disposizioni diverse relative allo spazio.
Può verificarsi:
q
un’isomeria
geometrica con forme cis e
trans, che a noi non interessa
q
un’isomeria
ottica che interviene quando in un composto è presente un atomo
di carbonio detto asimmetrico o chirale,
cioè fatto come una mano, in quanto è legato a quattro sostituenti diversi.
In tal caso il composto può esistere in due enantiomeri
che differiscono in quanto sono l’uno l’immagine speculare dell’altro e
quindi non sovrapponibili, come non lo sono la mano destra e la sinistra. Gli
enantiomeri sono detti anche antipodi
ottici perché ruotano da parti opposte il piano della luce polarizzata.
Se l’enantiomero ruota il piano di luce polarizzata a sinistra è detto levogiro,
indicato col segno -, quello che lo ruota a destra, in senso orario, è detto destrogiro, indicato col segno +. Gli enantiomeri hanno uguali
proprietà chimiche e fisiche, fatta eccezione per la diversa rotazione del
piano della luce polarizzata.