Vol. 2° -  I.10.

Sintesi Biotecnologica dei Peptidi

10.1. Sintesi in fase solida

Il momento cruciale nella sintesi dei peptidi fu il 1962, quando Robert Merrifield descrisse la sintesi del tetrapeptide Leu-Ala-Gly-Val (L-A-G-V) su un supporto solido polimerico, procedura cui venne dato il nome di sintesi peptidica in fase solida (SPPS) e il suo impatto scientifico è stato talmente importante da far meritare a Merrifield il premio Nobel per la Chimica del 1984.

Le varianti tecniche della SPPS originale sono numerose, e oggi molti peptidi di media grandezza (20-80 residui aminoacidici) sono facilmente sintetizzabili con procedure industriali quasi totalmente automatizzate, mentre peptidi più piccoli (<20 residui aminoacidici) possono addirittura essere preparati in laboratorio utilizzando sintetizzatori automatici computerizzati i cui costi sono sempre più contenuti. I nuovi strumenti automatici possono completare la sintesi in poche ore o in pochi giorni. Gli strumenti sono sempre controllati da potenti microprocessori governati da specifici programmi che possono rimuovere campioni del peptide in corso di sintesi sulla resina per analizzare l’efficienza di accoppiamento degli aminoacidi.

I reagenti che tali macchine utilizzano sono costituiti da aminoacidi protetti, solventi e reattivi di sintesi, tutti disponibili in commercio e spesso prodotti dalle stesse ditte che commercializzano i sintetizzatori di peptidi, in modo tale da essere adattati alle apparecchiature stesse.

10.2. Sintesi enzimatica

Un’area nuova e promettente della sintesi dei peptidi si serve di enzimi proteolitici che catalizzano la lisi e/o la formazione di legami peptidici. L’equilibrio tra un peptide e i prodotti derivati dalla proteolisi si dirige normalmente verso il prodotto di proteolisi, anche se in condizioni rigidamente controllate quest’equilibrio può essere spostato a favore della sintesi peptidica, essendo così possibile programmare una sintesi enzimatica del peptide (SEP). Sino ad oggi gli enzimi utilizzabili a tale scopo sono stati: chimotripsina, tripsina, subtilina, papaina, chimopapaina, pepsina, termolisina, elastasi e carbossipeptidasi Y.  

Codoni dell’mRNA - Sequenze nucleotidiche codificanti  
e aminoacidi corrispondenti riconosciuti
secondo la sigla o il codice mono-lettera

Aminoacido

Sigla

Codice

Codoni

Fenilalanina

Phe

F

UUU; UUC

Leucina

Leu

L

UUA; UUG; CUU; CUC; CUA; CUG

Isoleucina

Ile

I

AUU; AUC; AUA

Metionina

Met

M

AUG

Valina

Val

V

GUU; GUC; GUA; GUG

Serina

Ser

S

UCU; UCC; UCA; UCG; AGU; AGC

Prolina

Pro

P

CCU; CCC; CCA; CCG

Treonina

Thr

T

ACU; ACC; ACA; ACG

Alanina

Ala

A

GCU; GCC; GCA; GCG

Cisteina

Cys

C

UGU

Triptofano

Trp

W

UGG

Arginina

Arg

R

CGU; CGC; CGA; CGG; AGA; AGG

Glicina

Gly

G

GGU; GGC; GGA; GGG

Tirosina

Tyr

Y

UAU; UAC

Istidina

His

H

CAU; CAC

Glutammina

Gln

Q

CAA; CAG

Asparagina

Asn

N

AAU; AAG

Lisina

Lys

K

AAA; AAG

Acido aspartico

Asp

D

GAU; GAC

Acido glutammico

Glu

E

GAA; GAG

 

 sommario 

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