I tessuti linfatici vengono suddivisi in organi primari e secondari. La fase preliminare della strutturazione dei recettori di superficie sulle cellule capostipiti, o staminali, si verifica negli organi linfatici primari, quali timo (che nel pollo consta di almeno 7 lobi, 5 negli anseriformi) e fegato fetali, midollo osseo, borsa di Fabrizio.
Le cellule capostipiti originano dal tessuto mesenchimale e da qui partono per colonizzare gli organi primari. Dagli organi primari compiono una successiva migrazione per andare a popolare milza, linfonodi e tonsille cecali, che costituiscono gli organi linfatici secondari.
Attraverso l’ablazione chirurgica degli organi primari che avvenga ad un appropriato stadio di sviluppo, si può dimostrare che gli organi secondari hanno come unica fonte di cellule linfatiche gli organi primari e che da essi dipendono totalmente.
Proprio a causa del ruolo unico svolto negli
uccelli dalla
borsa di Fabrizio
e la
sua facile asportabilità, il pollo si è dimostrato molto utile nello studio
della funzione dei linfociti B. Infatti nei mammiferi è molto più arduo
eliminare selettivamente questi linfociti.
I linfociti B e T non possono venir distinti in base a
criteri morfologici né in base alle loro dimensioni; l’unica via è
rappresentata dai metodi immunologici:
§
linfociti B: sono responsabili della
risposta immunitaria su base umorale attraverso la produzione di tutte le immunoglobuline solubili
§
linfociti T: hanno una funzione meno
omogenea, che può essere suddivisa in 3 gruppi:
·
TC
« cellule citotossiche « cellule T
killer «
linfociti killer:
presentano sulla loro superficie dei recettori con struttura simile agli
anticorpi solubili; questi recettori di superficie sono in grado di avvolgere
le cellule estranee all’organismo e mettere in moto il meccanismo che porta
alla loro distruzione, per cui sono responsabili dell’immunità
cellulare
·
TH
« cellule T helper « linfociti T
coadiutori:
hanno il compito di assistere le cellule B e altre cellule T stimolandole a
produrre anticorpi
·
TS
« cellule T suppressor « linfociti T
soppressori:
sopprimono l’attività delle cellule B e dei linfociti TC,
particolarmente importanti nel sopprimere la risposta agli autoantigeni,
assicurando una risposta immunitaria anticorpale solo verso antigeni esterni.
Per cui, una carenza o una mancanza di linfociti TS comporta malattie autoimmuni nelle quali l’organismo arriva a
distruggere parte dei propri tessuti; questa situazione si verifica sia nell’uomo
che nel pollo, nel quale un esempio è rappresentato dal cosiddetto obese strain, ceppo obeso, siglato OS,
nel quale autoanticorpi antitiroide portano ad una progressiva distruzione di
questa importantissima ghiandola a secrezione interna, che presenta segni di
infiammazione cronica.
Rispetto alla controparte
rappresentata dal fegato fetale dei mammiferi, la borsa di Fabrizio si
dimostra molto vantaggiosa nello studio della linea dei linfociti B, in quanto
non è sede di altri processi, come la produzione di elementi figurati del
sangue, che renderebbero lo studio non privo di complicazioni.
La borsa, che rappresenta solo lo 0,5% del peso totale dell’organismo,
si sviluppa come diverticolo della cloaca, e può già essere individuata nell’embrione
di pollo a soli 5 giorni d’incubazione. Tra l’8° e il 15° giorno viene
colonizzata da cellule indifferenziate. Un fatto uguale per il timo ha inizio
intorno al 7° giorno. In ambedue i casi le cellule indifferenziate prendono
origine dalle isole emopoietiche del sacco del tuorlo e, a differenza di
quanto accade nei mammiferi, il fegato degli uccelli non assurge mai al ruolo
di organo emopoietico d’importanza maggiore. Le cellule staminali si suddividono raddoppiando il
loro numero con un ciclo di circa 10 ore e al 12° giorno si possono
identificare i linfociti dotati sulla loro superficie di molecole di IgM
(immunoglobuline M).
A partire dal 20° giorno d’incubazione il 90% delle cellule della borsa possono essere identificate come portatrici di IgM; nell’ultimo lasso di tempo che separa dalla schiusa i linfociti migrano dalla borsa verso gli organi linfatici secondari e così continuano a fare nei giorni successivi, sicché dopo circa 5 settimane la maggior parte delle cellule staminali ha abbandonato la borsa per recarsi negli organi periferici dove continuerà a proliferare come cellule B per il resto della vita.
La borsa raggiunge il suo peso massimo di 3 gr tra la
4ª e la
12ª settimana di vita
e quindi, come detto dianzi, regredisce all’instaurarsi della maturità
sessuale, in quanto il suo compito è ultimato.
Fig. XIX. 6 - Rappresentazione schematica della morfogenesi delle cellule B della borsa di Fabrizio