Lessico
Costanzo II
In latino Flavius
Iulius Constantius: imperatore romano (Sirmio antica città della Pannonia, sul luogo dell'odierna Sremska Mitrovica
in Serbia, nel 317 - Cilicia 361),
succedette nel 337 al padre Costantino I
assieme ai fratelli Costantino II e Costante, ottenendo, come sua parte,
l'Asia e l'Egitto, cui aggiunse i Balcani alla morte di Costantino II (340).
Le sue imprese di guerra sui confini orientali, specialmente contro i Persiani, non furono fortunate: nel 348 fu sconfitto a Singara. Ma venne presto in urto, per questioni religiose, anche con il fratello Costante, sostenitore dell'ortodossia, mentre egli s'era fatto paladino dell'arianesimo mettendo rigore nella proibizione del culto delle immagini e dei sacrifici.
Morto
Costante, marciò contro l'usurpatore Magnenzio, che vinse a Pavia e a
Monteseleuco in Gallia, costringendolo al suicidio (353). Rimasto solo,
ricostruì l'unità dell'impero, ma dovette accorrere nuovamente in più punti
per difenderne i confini, combattendo in Pannonia contro i Sarmati e i Quadi e
ancora in Oriente contro i Persiani. Intanto il cugino Giuliano, da lui
inviato, col titolo di Cesare, in Gallia a rimettervi ordine, vi si era
proclamato Augusto: egli marciò subito contro di lui, ma la morte lo colse
per via.