Lessico
Faina
Martes foina
A quanto pare Martes deriverebbe da Marte – Mars/Martis, il dio della guerra – e si tratterebbe di una trasformazione dell'aggettivo latino martius, scritto preferibilmente Martius, nel significato di bellicoso: Bestia martia et pugnax. Quod vi martia mures gallinasque necet. – Bestia bellicosa e pugnace. In quanto con una forza bellicosa uccide i ratti e le galline.
Di questa etimologia ci è testimone Conrad Gessner Historia animalium I (1551) pagina 865 de marte: Ceterum martem dictam conijcio, quod Martia, id est pugnax & ferox bestia sit: iugulat enim mures, gallinas & aves caeteras, ut infra dicemus. - Inoltre ritengo che venga detta martes in quanto è marziale, cioè una bestia combattiva e feroce: infatti sgozza i ratti, le galline e gli altri uccelli, come diremo successivamente.
Martes di Conrad Gessner - Historia animalium I - 1551
Foina è un po' più difficile da spiegare. Secondo il Tommaseo-Bellini (1865/1879) in francese troviamo Fouine, Fuina in qualche dialetto italiano. Per cui potrebbe essere stato facile latinizzare il francese Fouine in Foina per ablazione della u. Comunque sia, si asserisce che faina è un vocabolo italiano del sec. XIV, dal latino volgare *fagina, cioè martora (martes) del faggio (fagus) perché ama vivere sui faggi.
Martes
/ Mustela sylvestris
acquarello
di Ulisse Aldrovandi
Martes foina è un carnivoro della famiglia Mustelidi. Affine alla martora, da cui si distingue per avere la macchia biancastra alla gola e pelliccia di colore più scuro e meno pregiata, la faina, lunga 42-48 cm, con coda di 26 cm, è alta alla spalla 12 cm e pesa sino a 2,3 kg. Ha le piante delle zampe non pelose come la martora, per cui nell'impronta sono visibili i cuscinetti.
La faina vive sia in pianura che in montagna, ma sempre in zone spoglie e aperte, prediligendo località accidentate e rocciose, anche presso gli abitati. Si nutre delle più varie prede vive, soprattutto animali di piccola mole (polli, conigli selvatici, topi e altri roditori). È prevalentemente notturna e aggredisce le prede alla nuca e alla gola, suggendone il sangue. Ha ancora una vasta diffusione in Italia ed è oggetto di caccia sia per i danni che arreca alle colture, sia per la pelliccia che, come imitazione di quella della martora, è usata soprattutto per guarnizioni.
Martes
foina
Erxleben, 1777
Grazie alla Russia
sono disponibili le immagini del cranio di Martes foina
per poterle paragonare con quella del cranio in mio possesso
al fine di una difficile diagnosi differenziale se il mio cranio è di faina o
di donnola
TURKMENISTAN, Central Kopetdagh Mts., 15 km W from Firyuza, Mt. Dushak,
II 1990 (found by V.V.Dubatolov at VII 1990)
http://szmn.sbras.ru
Eccidio
nella notte fra martedì 4 marzo
e mercoledì 5 marzo 2008
sotto l'egida del Dio Marte
Vittime
6 adulti e 9 pulcini nati il 31 dicembre
2007
Superstiti
le pulciotte Bluette e Blanchette
In base all'ecatombe perpetrata si propende per l'opera di una faina
Un
cranio che posseggo da anni, verosimilmente di faina,
trovato sotto l'alloro presso casa.
Ho provato a inserirlo attraverso la rete elettrosaldata la cui maglia è di cm 5x10.
Non credevo ai miei occhi: ci passa comodamente.
Il
gallo barrato che si era ripreso quasi completamente
dalla paralisi agli arti inferiori dovuta verosimilmente alle onde
elettromagnetiche.
Con calma veniamo a capo dell'impronta e dei peli della faina
L'amico Franco Omodeo procede all'inumazione
Bluette
e Blanchette
nate il 31 dicembre 2007
le uniche due superstiti dell'eccidio
fotografate mercoledì 31 luglio 2008
Faina
La faina (Martes foina) è un Mammifero Carnivoro appartenente alla famiglia dei Mustelidae. Lunga 45-50 cm, la coda misura 25 cm. Il pelo è corto, sul dorso grigio o marrone chiaro, più chiaro sul muso, sulla fronte e sulle guance; le orecchie sono orlate di bianco, le zampe sono marrone scuro. Sulla gola e sul collo si stende una caratteristica macchia bianca o, più raramente, giallognola che si spinge fino al ventre e prosegue fino a metà della parte interna delle zampe anteriori. Si differenzia dalla martora comune per la macchia golare bianca e allungata verso il ventre (anziché giallognola e più corta), per le dimensioni un poco minori, le zampe e il muso più corti, le orecchie più piccole.
La faina è un carnivoro dall'ampia valenza ecologica, che frequenta una grande varietà di ambienti ed è comune anche in aree antropizzate. Utilizza come rifugi diurni cavità o anfratti riparati in antichi ruderi, nei fienili, nelle stalle, nelle pietraie, tra le cataste di legna, nelle costruzioni abbandonate o nelle cavità naturali delle rocce. Scaltrita dall'abitudine di predatrice di terra a lunghi appostamenti, inizia le sue scorribande al più presto quando tramonta il sole o, meglio ancora, al calar delle tenebre. Si nutre di bacche e di frutti, di uova d'uccello, di teneri nidiacei. È infondata la credenza secondo la quale questo animale si nutre principalmente, o addirittura esclusivamente del sangue delle sue prede. Quando la faina caccia in luoghi dove le prede si trovano nell'impossibilità di fuggire, come accade ad esempio in un pollaio, spesso uccide un numero di animali molto maggiore del suo fabbisogno immediato di cibo; questo comportamento, definito surplus killing, ha una forte componente istintiva, legata alla natura di predatore della faina. Dove le colombaie e i pollai sono ben custoditi, si rende utile tenendo sotto controllo le popolazioni di topi e di ratti.
Vive in tutta Europa fino al Mare del Nord e al Mar Baltico; è assente in Irlanda, Gran Bretagna, Islanda, nella penisola scandinava, nella Russia settentrionale; al Sud è diffusa fino alla Palestina, al Kashmir e al Sikkim e in tutta l'Asia centrale fino alla Manciuria.
The Beech Marten (Martes foina), also known as the Stone Marten, is the most common species of marten in Central Europe. Beech martens are long, slender, short-legged predators with long, bushy tails. They grow to a size of 40 to 50 cm in body length and weigh up to two kilograms. Their brown coats have a forked white marking at the throat, which distinguishes them in appearance from the pine Marten whose throat marking is cream-coloured and more rounded.
Beech martens frequently live in areas of human settlement, often in attic spaces, but can also be found in the countryside, although they avoid areas where there is no cover. They inhabit the whole of mainland Europe as well as Western and Central Asia. Beech martens sleep in cover during the day, and hunt for food in the twilight. They are omnivores and their diet includes smaller mammals, earthworms, eggs, and fruit.
The mating season lasts from June to August and their young are born in March or April. A litter consists of 2 to 4 young. Beech martens are noted for their habit of damaging cars by biting through ignition leads and brake hoses and pulling apart insulation boards. This might be caused by the presence of territorial markings of other martens in the engine compartment. Beech martens also creep into outbuildings where they eat not only eggs but also poultry and rabbits. Beech martens characteristically leave small droppings to mark territory, often on raised land. The release of pet martens has led to the establishment of a breeding colony in Wisconsin, USA.
La fouine (Martes foina) est une espèce de mammifère carnivore d'Amérique du Nord, d'Europe et d'Asie, au pelage gris-brun, court sur patte, de mœurs nocturnes, qui s'attaque volontiers aux poules des poulaillers et surtout à leurs œufs. C'est une martre (ou marte) faisant partie de la famille des mustélidés, au même titre que la belette, le blaireau ou le putois, petits mammifères carnivores se caractérisant souvent par leur odeur forte.
Sa longueur est d'environ 50 cm. La fouine (Martes foina) est très proche de la martre commune (Martes martes), à tel point que lors d'une observation la confusion est possible même si elles ne sont pas interfécondes. Le critère le plus direct pour déterminer l'animal observé consiste à observer la couleur du pelage située sous la gorge, sur le poitrail et le haut des pattes. Chez la martre une tache claire de couleur jaunâtre est observable sur le poitrail, alors que chez la fouine cette tache est franchement blanche, couvrant la gorge, le haut des pattes antérieures et le poitrail (voir l'article sur la martre pour d'autres critères d'identification).
Une autre méthode généralement admise pour différencier une fouine et une martre: le dessous des pattes de martres est poilu au contraire de celui des fouines. Cette spécificité peut aussi être détectée à la lecture des empreintes dans un sol meuble.
La fouine est capable d'occuper des milieux très variés. Elle vit spécialement dans la campagne (bois et vergers) mais aussi à proximité des habitations et jusque dans les villes, gîtant dans les granges et les greniers. Elle grimpe bien mais ne se risque pas aussi haut que la martre commune, plus liée à la forêt. La femelle met bas une fois par an, en avril. Sa portée compte de deux à cinq petits.
Son activité est surtout nocturne. Elle est opportuniste et se nourrit selon les saisons de petits mammifères, de fruits, de déchets trouvés près des habitations. Il lui arrive de dévaster un poulailler lorsqu'elle est à la recherche d'oeufs. Excitée par la panique créée chez les poules, elle tue tout ce qui bouge. Elle aime aussi s'attaquer aux circuits électriques des voitures et à l'isolation des maisons. Elle est pour cela souvent considérée comme “nuisible”, c’est alors un “puant” actuellement régulé par des piégeurs agréés alors qu’à l’époque de la Rome antique, elle était adoptée pour capturer les souris et dératiser les habitations. Elle joue encore aujourd'hui un rôle de police sanitaire.
La fagina (Martes foina) és un mamífer de la família dels mustèlids. És l'espècie més comuna del gènere dels marts a Europa central. Viu en zones molt assolellades, normalment prats. Assoleixen una longitud de 40 a 50 cm i pesen fins a 2 kg.
El seu pelatge marró té una marca en forma de forca a la zona de la gola, que la distingeix del mart comú (Martes martes), la marca del qual és més cremosa i arrodonida. Cria a partir del mes de març en coves o bé sota les cavitats dels blocs de pedres. Porta de 3 a 7 cries.