Lessico


Ovum in ovo
Uovo matreshka

Matrioska della Bielorussia - 1996

La produzione di uova doppie è piuttosto rara e di esse si occupa quella branca scientifica denominata teratologia, che in greco significa mostruosità. Forse la più antica descrizione di uova doppie risale al 1250 a opera di Alberto Magno che in De animalibus I,81 fa menzione di un uovo con due gusci:

Ego tamen iam vidi ovum gallinae, quod habuit duas testas, unam intra aliam, et in medio duarum testarum habuit albuginem, et intra interiorem etiam non fuit nisi albugo, et fuit ovum parvum, totum rotundum ad modum sperae. Sed hoc erat unum de naturae peccatis et monstris.

Tuttavia già vidi un uovo di gallina che aveva due gusci, uno dentro all'altro, e tra i due gusci c'era dell'albume, e all'interno di quello che stava dentro altro non c'era che albume, ed era un uovo piccolo, completamente rotondo come una sfera. Ma questo apparteneva a uno degli errori e delle anomalie della natura.

Dai casi descritti col volgere dei secoli risulta che vi possono essere diversi tipi di uova doppie, sia per forma che per grandezza. L’uovo esterno può essere più piccolo o più grande del normale. Quello interno è invece generalmente più piccolo del normale. L’uno o l’altro può essere privo di guscio, o averlo appena accennato, oppure sottilissimo.

Spesso le uova doppie presentano forma anomala. In taluni casi sia l’uovo interno che quello esterno presentano la stessa anomalia. Le uova doppie si possono raggruppare in 4 tipi:

Uovo completo dentro a un uovo completo: è un caso piuttosto raro. Nel 1945 Romanoff e Hutt si trovarono in presenza di un eccezionale caso di produzione di uova doppie in serie: nel giro di tre mesi una gallina depose 10 uova doppie complete; nessun uovo doppio fu preceduto, nel giorno antecedente, dalla deposizione di uova; due uova doppie furono seguite da uova normali nei giorni successivi; ordinariamente la deposizione delle uova doppie era separata da un intervallo di due giorni. - Per questo tipo piuttosto raro di uovo matreshka si veda l'allegata relazione e documentazione fotografica del Dr Federico Comellini.

Uovo senza tuorlo dentro a un uovo completo: si tratta della situazione più frequente. In un caso descritto da Curtis nel 1916 l’uovo interno presentava una struttura insolitamente complessa: quattro membrane concentriche separate da strati d’albume alternativamente chiaro e torbido.

Uovo completo dentro a un uovo senza tuorlo: a questo tipo appartiene l’uovo completo normale fornito di una seconda serie di involucri.

Uovo avitellino in un uovo avitellino: è il caso più raro. Dovrebbe corrispondere all'ovum in ovo descritto da Alberto Magno e riferito da Conrad Gessner a pagina 422 di Historia animalium (1555): "Io ho visto un uovo completamente sferico ricoperto da due gusci, uno dentro all'altro, con dell'albume acquoso poco denso che si trovava tra i due gusci e senza tuorlo, e con anche un secondo albume dentro al guscio più interno." - Vidi ego ovum prorsus sphaericum, duabus testis intectum, una intra alteram, cum albumine aquoso tenui inter utranque absque vitello, et altero etiam albumine intra interiorem testam.

Oltre a questi tipi, esistono casi più rari e difficilmente classificabili: uova che ne racchiudono altre due, uovo esterno con 2 tuorli, uova provviste di 3 serie di involucri, uovo interno giacente nel tuorlo dell’uovo esterno.

Alla gallina domestica spetta il primato di produrre vari tipi di uova doppie, anche se non mancano esempi in altri uccelli: gallina della giungla, anatra, oca, tacchina, struzzo.

Probabilmente questo fenomeno può essere dovuto a una risalita dell’uovo verso la porzione prossimale dell’ovidutto in seguito a un movimento antiperistaltico. Lo  afferma anche Frank Lillie in The development of the chick - An introduction to embryology (1919): "Le uova incluse sono dovute ad anomale condizioni dell'ovidutto, oppure ad anomalie sia ovariche che dell'ovidutto. Supponendo che la normale peristalsi dell'ovidutto è invertita quando un uovo completamente formato vi è presente, l'uovo verrebbe sospinto nell'ovidutto a una distanza più o meno grande e vi incontrerebbe un secondo uovo. Se la peristalsi torna a essere normale, ambedue vengono sospinti nell'utero e quindi racchiusi in un guscio comune." Tuttavia non si può escludere che a seconda dei casi l'eziopatogenesi sia più complessa, come si vedrà in chiusura del resoconto del Dr Comellini.

Clive Carefoot e la sua Orpington nana nera
che ha deposto un uovo dalle dimensioni spropositate.
Si trattava di un ovum in ovo, o uovo matreshka.

Uovo completo
dentro a un uovo completo

Ovum in Ovo

Relazione del veterinario Dr Federico Comellini

Pozzuolo Umbro (PG)
estate 2006

L'ovaiola responsabile delle uova insolite

Recentemente sono stato testimone del caso di una gallina che ha deposto in sequenza alcune uova doppie. In data 4 agosto 2006 mi è stato consegnato da mia cugina Paola Comellini uno di queste  uova che ho prontamente fotografato.

La signora Maria Bondi con la sua ovaiola

L’ovaiola che l’ha deposto è di proprietà della signora Maria Bondi di Pozzuolo Umbro in provincia di Perugia. La gallina è un ibrido commerciale con piumaggio marrone, acquistata presso il Consorzio Agrario dello stesso paese.

La proprietaria, preoccupata dalla produzione di uova così particolari, ha interpellato il gestore del Consorzio Agrario portando come prova una di queste uova e chiedendo se vi erano rischi sanitari legati al loro consumo.

La giovane pollastra ha iniziato da subito a deporre 4 uova doppie, ciascuna a intervalli di 3-4 giorni, poi ha continuato deponendo uova normali. Le uova doppie apparivano molto più grandi rispetto a un uovo normale: erano lunghe oltre 8 cm.

Confronto tra un uovo doppio e un uovo abituale

Il guscio dell'uovo esterno appariva leggermente più sottile della norma, ma normalmente conformato.

L'uovo doppio come si mostrava dopo l'ablazione parziale del guscio avvolgente

All’interno erano presenti un tuorlo di normali dimensioni e un secondo uovo lungo 5 cm che presentava il guscio più scuro e più spesso rispetto a quello esterno.

Il contenuto dopo la rottura completa del guscio

Il contenuto di ambedue le uova

In data 26 ottobre 2006 posso aggiungere che la gallina, dopo un periodo di deposizione quotidiana di uova normali, pare che poi, a un certo punto - circa un mesetto fa - abbia ripreso a fare uova doppie. Non sono però riuscito ad avere informazioni più dettagliate da mia cugina.

Ipotesi eziopatogenetica

Di concerto con il Dr Elio Corti azzardo un'ipotesi eziopatogenetica. Il termine patogenesi mi sembra corretto, in quanto si tratta di una situazione che esorbita ampiamente dalla norma.

Ovidutto di gallina
Rappresentazione schematica
che non rispetta le effettive lunghezze dei vari segmenti.

Per il complesso problema fisiologico dell'ovodeposizione si veda il relativo capitolo. Orbene, nel caso della nostra gallina di Pozzuolo Umbro possiamo supporre che ogni tanto si verifichi un'alterazione della fisiologia che sovrintende alla deposizione.

Un uovo – quello interno – se risulta troppo piccolo forse non riesce a stimolare la peristalsi dell'ovidutto, arrestandosi così in utero.

Oppure, nella gallina si verifica periodicamente una peristalsi deficitaria dell'ovidutto per cause muscolari, nervose oppure ormonali, senza escludere che esse possano agire contemporaneamente. Il risultato è un arresto della progressione dell'uovo.

Avviene una seconda ovulazione e l'uovo recente viene inglobato col precedente in un nuovo guscio. Successivamente si verifica la deposizione, che tuttavia non ha la normale cadenza giornaliera: essa è dilazionata, in quanto fra una deposizione e l'altra di un uovo doppio si sono verificate ben due ovulazioni.

Quando la gallina riprende a deporre uova normali, ecco che la sua deposizione riacquista la cadenza quotidiana.

Uovo completo
dentro a un uovo incompleto

relazione di Giuseppe Iazzolino

Laino Castello – Cosenza
Parco del Pollino

22 marzo 2009

Ho un microscopico allevamento di galline ovaiole e da circa tre mesi ho il gusto di raccogliere tre o quattro uova al dì, ma più che sufficienti al mio fabbisogno famigliare. Con mia grande sorpresa circa una settimana fa, il 14 marzo, all'interno del recinto ho trovato deposto un uovo di ragguardevoli dimensioni. L'uovo era stato deposto a terra lontano dal luogo solito e la mia meraviglia fu veramente grande. Subito mi preoccupai di fotografarlo, ma non avendo di meglio in quel momento lo ripresi col mio telefonino.

Ma la sorpresa doveva ancora arrivare perché, avendo avute in precedenza altre notizie da parte di altre persone su questi insoliti ritrovamenti, pensavo che al suo interno vi avrei sicuramente trovato due, se non addirittura tre tuorli. Al momento in cui decisi di misuralo col calibro digitale per avere anche le sue precise dimensioni, una leggerissima e inopportuna pressione delle mie dita ruppe il guscio e invece dei tuorli vi trovai al suo interno un altro uovo di dimensioni normali e solo una sostanza acquosa non troppo densa che poteva sembrare l'albume.

La mia poca esperienza sull'insolito evento mi fa pensare a un fenomeno rarissimo e, perché no, unico nel suo genere. Purtroppo è andato perduto per mia negligenza il guscio grande ma per fortuna conservo l'uovo intero che c'era al suo interno insieme a un'istantanea che forse non dà l'idea delle dimensioni piuttosto grandi del primo guscio, il quale, fatto i dovuti calcoli, misurava circa 9,5 cm in lunghezza.

Sono molto incuriosito da questo fenomeno e anzi la mia meraviglia è rivolta a quella gallina che pur essendo di taglia medio piccola è riuscita senza danno a portare a termine la deposizione.

L'uovo deposto lungo circa 9,5 cm prima che si rompesse

In alto il guscio contenente e in basso l'uovo contenuto

L'uovo contenuto

Una di queste ovaiole ha deposto l'uovo matreshka