Lessico


Siderite eraclea
Galeopsis tetrahit

Galeopsis tetrahit

Il termine galeopsis, secondo l'accurato Alexandre de Théis (Glossaire de botanique, 1810), deriva dal greco galéë o galê = donnola + ópsis = aspetto, in quanto la corolla ha un aspetto bizzarro che è stato paragonato a quello di una donnola. Giustamente Théis osserva che lo si sarebbe potuto paragonare a quello di qualunque altro animale.

Il genere Galeopsis appartiene alla famiglia delle Labiate, diffuso in Europa e Asia ove predilige le regioni calde. Da noi sono spontanee Galeopsis tetrahit e Galeopsis ladanum (detta anche Gallinaccia), spesso infestanti nei prati e nei campi.

La Galeopsis tetrahit vive nelle colture, nei campi di cereali, tra le macerie e nelle foreste fino al piano subalpino, ha foglie opposte seghettate e pelosette, i fiori sono per lo più porporini macchiati di giallo. Arreca danni sensibili o importanti per lo spazio che occupa e l’azoto che sottrae al terreno. Può essere impiegata per espellere ed eliminare il catarro dalle vie respiratorie. Attualmente non vengono descritte proprietà cicatrizzanti.

Invece per la Galeopsis ladanum (Gallinaccia) dai fiori giallo pallido sono descritte un’azione antisettica ed emostatica paragonabili a quelle dell’Equiseto o Equisetum arvense, la comune Coda di cavallo che appartiene alla famiglia delle Equisetacee.

Galeopsis ladanum

Sideritis

Il nome di questo genere di piante appartenenti alla famiglia delle Labiate deriva dal greco síderos (ferro) e veniva usato già da Dioscoride per queste e per altre piante (forse per il genere Galeopsis?) alle cui foglie attribuiva poteri per risanare le ferite causate da oggetti di ferro. È un genere cui i botanici attribuiscono circa 45 specie di piante erbacee, suffruticose e fruticose, provenienti dalle zone temperate dell’Europa e dell’Asia, talora coltivate per il loro fogliame bello e decorativo. Non sono molto alte, hanno foglie intere o a margini dentati, che man mano diventano più piccole verso l’alto, fino a ridursi a brattee lungo l’infiorescenza che generalmente è spiciforme o a verticillastri. Le specie coltivate sono: candicans, scordioides o hyssopifolia, incana. In Italia crescono spontanee la Sideritis sicula, la hyssopifolia, la hirsuta, la romana e la montana.

Altre piante vulnerarie
Betonica - Madrisalvia  - Erba giudaica o Strigonella

Esistono altre piante, sempre appartenenti alla famiglia delle Labiate, che hanno proprietà contro le ferite. Si tratta di rappresentanti del genere Stachys, e la più nota è l’Erba Betonica o Stachys officinalis o Betonica officinalis  Le stesse proprietà della betonica, anche quella vulneraria, sono possedute dalla Stachys germanica (Madrisalvia) dai fiori rosso porporini e dalla Stachys recta (Erba giudaica o Strigonella) dai fiori gialli.