Lessico


Quaglia

Quaglia è il nome comune per lo più di vari uccelli galliformi della famiglia Fasianidi, diffusi nelle regioni caldo-temperate di tutto il globo, esclusa l'Oceania. Quaglia, dal latino tardo parlato coacula, è un vocabolo di origine onomatopeica con riferimento alla voce dell'uccello del tipo kw ok.

Così come è di origine onomatopeica il latino classico coturnix che significa quaglia e non ha nulla a che fare col coturno, il calzare greco a suola spessa che copriva tutto il piede e posteriormente giungeva sino a metà gamba, mentre sul davanti veniva allacciato con corregge per lo più rosse. Il coturno lo ritroviamo nel termine dialettale della Lomellina usato per indicare gli stivali, che sono detti cutùrân.

Grazie ai Francesi, maestri nel coniare espressioni verbali che colgono nel segno, il richiamo trisillabico del maschio della quaglia indirizzato alle femmine ha dato origine a una terminologia di semeiotica cardiologica che ci si auspica sia di sempre di minor impiego. La locuzione consiste in rythme de rappel, ritmo di richiamo, che caratterizza appieno ciò che è dato ascoltare in caso di stenosi della valvola mitrale, quella valvola posta fra atrio e ventricolo sinistri foggiata a mitria vescovile rovesciata che può andare incontro a restringimento in caso di reumatismo articolare acuto, una malattia scatenata dallo streptococco beta-emolitico di gruppo A, ma con patogenesi autoimmune, come mi conferma la Dsa Cristiana Bertoglio (12 novembre 2007).

Per dirla sempre coi Francesi (che anche stavolta hanno colto nel segno), il lèche les articulations, la plèvre et le cerveau même, mais il mord le coeur, il reumatismo articolare acuto lecca le articolazioni, la pleura e anche il cervello (provocando la corea di Sydenham, detta anche chorea minor o ballo di San Vito), ma morde il cuore. Infatti, se non curato a dovere, il RAA  o morbo di Bouillaud (1796-1881) porta spesso a interventi di sostituzione valvolare, e non solo mitralica.

Ma torniamo al ritmo di richiamo, rythme de rappel. Chi non è più giovincello ha senz'altro canterellato la canzone Cuore, un indimenticabile e meritato successo di Rita Pavone. Come possiamo udire cliccando sulla stellina, la canzone si apre con un accompagnamento che fa tum-ta e che prosegue per un po'. Questo tum-ta altro non è che il fisiologico 1° tono cardiaco (tum) seguito dall'altrettanto fisiologico 2° tono (ta).

Invece, in corso di stenosi della valvola mitrale, l'acustica dei toni cardiaci cambia del tutto, con l'aggiunta di un rumore a tonalità elevata, così: ta ta-ta (ta 1° tono – ta 2° tono – ta schiocco di apertura della mitrale). Questo ta ta-ta non è la voce di una mitraglietta, bensì del maschio della quaglia che di notte chiama la femmina, quasi stesse suonando una nacchera. Ascoltate il suo rappel. Come mi riferisce Franco Omodeo (2 novembre 2007), questo rappel è usato anche dagli uccellatori se vogliono riempire il carniere di ambite prede, ma attenti, usano il ritmo di richiamo non per catturare femmine, bensì maschi.

Infatti già gli antichi sapevano che i maschi di certi uccelli, galli compresi, quando lottano fra loro per motivi vari, tra cui quello del territorio, colui che viene sconfitto viene montato dal vincitore. Ce lo sintetizza Conrad Gessner a pagina 384 di Historia animalium III (1555) traendo la notizia da Plinio, che a sua volta la trae da Pompeo Trogo: "Dicono che quello che rimane sconfitto subisce l’atto sessuale. E fanno ciò anche le quaglie, Pompeo Trogo, e talora anche i galli, Plinio."

Franco Omodeo aggiunge una cosa che si aggancia appunto a Pompeo Trogo. Con lo strumento adatto veniva lanciato il rappel, i maschi di quaglia spuntavano dal buio, salivano sul piede del bracconiere infilato nello stivale, e sentendosi vittoriosi si lanciavano in un atto sessuale scambiando il piede del cacciatore per un maschio rivale. Ma poi il vincitore finiva in padella.

Quaglia comune
Coturnix coturnix

Sopra Coturnix mas - Sotto Coturnix foemina
acquarelli
di Ulisse Aldrovandi

La quaglia comune - Coturnix coturnix - dell'Eurasia e dell'Africa settentrionale, è lunga 15-20 cm, possiede un corpo tondeggiante ricoperto da un piumaggio giallo sabbia con striature bianche, fulve e nere, più chiaro inferiormente; capo piccolo, becco breve e leggermente ricurvo; zampe brunastre con le dita congiunte alla base da una membrana. Frequenta pascoli incolti e terreni coltivati e cespugliosi; si ciba di semi, insetti, vermi e altri invertebrati.

È un'ottima volatrice e durante l'inverno migra sino all'Africa e all'Asia meridionale, pur non essendo raro trovare vari esemplari anche d'inverno nei Paesi mediterranei, Italia compresa. Le femmine depongono le uova in numero da 7 a 12 in un incavo del terreno previamente rivestito con fili d'erba; nel corso della stagione calda essa può accudire a due successive covate. Le quaglie sono ora oggetto di allevamenti che possono essere di tipo familiare (6-7 coppie in voliere o piccole gabbie) o di tipo industriale basato sulla produzione di moltissimi soggetti e sull'utilizzazione di incubatrici e delle batterie; vengono in genere allevate per rifornire le riserve di caccia e i ristoranti. Rinomata specialità veneta è il risotto con le quaglie.

Numerosi autori antichi hanno parlato o accennato ai combattimenti delle quaglie: Luciano (in Anacharsis), Platone (in Lysis), Plutarco (i combattimenti tra le quaglie di Antonio e Augusto), Ovidio.


Quaglia tridattila
Turnix sylvatica

Quaglia tridattila - Turnix sylvatica
John Gerrard Keulemans

Alla famiglia Turnicidi dell'ordine Gruiformi appartiene la quaglia tridattila - Turnix sylvatica - lunga ca. 17 cm. Simile alla quaglia comune, se ne differenzia per la macchia fulva sul petto, circondata da grosse macchie nere. Vive nella Penisola Iberica e in Africa settentrionale. Da tempo è scomparsa dalla Sicilia. Frequenta le pianure con cespugli, dove si sposta rapidamente sul terreno, levandosi in volo assai di rado.

Turnix mugissant - Oiseaux - Turniciformes - Turnicidés

Ordre: Turniciformes

Famille: Turnicidés

Nom scientifique: Turnix sylvatica

Synonymes: turnix d'andalousie, Vechtkwartel (Neerl), Laufhühnchen (Alle), Quaglia tridattila (Ital), Torillo Andaluz (Espa), Small Button-quail (Angl)

Biométrie:
Taille: 14 à 17 cm
Envergure: 25-30 cm
Poids: 60 gr (mâle) 70 gr (femelle)

Distribution: Espèce non-présente en France.

Identification

Chez les femelles, qui sont légèrement plus grandes que les mâles, le dessus est une subtile combinaison de noir, gris et de châtain-roux finement moucheté. Elles affichent une ligne chamois clair sur la partie centrale du capuchon et des rayures ôcre ou chamois doré de part et d'autre du dos. La face et les côtés de la tête sont mouchetés de noir sur fond blanc. La partie supérieure de la gorge et l'abdomen sont blancs, alors que la partie inférieure et la poitrine présente une teinte châtain-roux. Les flancs sont parsemés de quelques marques noires et les bordures des couvertures alaires teintées de chamois-ocre. Le bec est gris bleuâtre, les pattes rose-chair.

Les mâles sont assez semblables en coloration, simplement leurs couleurs sont plus pâles et plus ternes. Les femelles non nicheuses se distinguent des reproductrices par des mouchetures noires moins abondantes sur les flancs, une nuque rouge délavé et une poitrine rousse plus foncée. Les mâles non reproducteurs sont assez semblables aux femelles non-nicheuses, ils ont cependant une poitrine plus claire.

Les juvéniles ressemblent aux adultes. Ils s'en distinguent toutefois par un marquage plus important à la poitrine et un mouchetage blanc sur les parties supérieures et sur le manteau. Leurs ailes sont moins saillantes.

Chant

Son extrait des CD "Tous les Oiseaux d'Europe" de Jean C. Roché avec l'aimable autorisation de Sittelle et du CEBA. La femelle a un cri territorial type: c'est un "hou-hou-hou-hou", grave, portant loin, rappelant une corne de brume lointaine ou le mugissement d'une vache. Ce cri, répété toutes les une à trois secondes, est surtout émis à l'aube et au crépuscule. Le caractère ventriloque du cri (dû vraisemblablement à une dilatation de son oesophage) augmente la difficulté pour localiser l'émetteur.

Habitat

En Espagne et en Afrique du Nord, cette espèce est sédentaire dans les régions de basse altitude, notamment le long des côtes et à proximité du littoral. Là, elle fréquente les milieux secs avec buissons bas, en particulier les palmiers nains mais aussi les autres arbustes, de même que les dunes et autres lieux sablonneux couverts de graminées et d'asphodèles. Les turnix vivent également dans les zones cultivées, y compris les champs de betteraves et de carottes.

Comportements

L'oiseau est difficilement observable en raison de son comportement discret et de la coloration cryptique de son plumage. Il trottine et court sous la végétation basse, habile à se faufiler et à se tapir à terre. Seule une menace pressante peut le forcer à prendre son essor par un vol rapide et vibrant de caille. Après une courte envolée, il s'empresse de plonger dans le couvert. On peut parfois l'apercevoir au sol parce qu'il adore se chauffer au soleil et prendre des bains de poussière. En Europe et dans l'Afrique du Nord proche, il est sédentaire.

Nidification

L'extraordinaire chez les turnicidés est que, dans la règle, la femelle, plus grande et plus vivement colorée, assume les rôles ordinairement dévolus au mâle. Dans la parade nuptiale, le mâle adopte d'ailleurs une attitude soumise jusqu'à ce que la femelle vienne lisser ses plumes avec son bec. Dans tous les cas, c'est la femelle qui se charge de la défense agressive du territoire et qui laisse au mâle les soins de la couvaison et de l'élevage des petits.

La période de reproduction varie selon les régions. En Inde, elle intervient pendant la saison des pluies ; en Espagne par contre, elle à lieu au printemps et en été. En Afrique, au nord de l'équateur, le turnix niche d'avril à septembre. En Afrique Septentrionale, on assiste à deux cycles de nidification, le premier de janvier à juin, le second de septembre à décembre. La femelle choisit généralement le site de nidification et entreprend la construction du nid, bien que le mâle puisse parfois y apporter sa participation. La plupart du temps, il s'agit d'une simple égratignure dans le sol garnie d'herbes sèches. La couvée comprend ordinairement quatre ou cinq oeufs à fond blanc ôcré à brunâtre, maculé de brun-noir et brun-roux, avec ponctuation profondes gris-bleu. Une autre particularité de la famille des turnicidés est la brièveté surprenante de l'incubation, assez comparable à celle des petits passereaux, soit 12 à 14 jours.

La femelle est polyandre. Dès que le mâle est retenu sur les oeufs, elle recommence à chanter pour attirer un autre mâle et lui confier une nouvelle couvée. Sa polyandrie peut aller jusqu'aux troisièmes noces, voire plus loin. Les poussins sont nidifuges et d'emblée très mobiles. Dès l'âge de 5 jours, ils sont capables de se nourrir seuls et ils acquièrent au bout de 10 jours la faculté de voler grâce à la croissance d'ailes réduites et provisoires qui se développent au fur et à mesure que leur poids augmente. Entre 18 et 20 jours, ils atteignent leur totale autonomie.

Régime

C'est un omnivore. Son régime est constitué principalement de graines, d'insectes et de leurs larves. Il est également particulièrement friant de plantes cultivées et de fourmis.

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