Vol. 1° -  III.4.

Alberi evolutivi:
dove collocare il genere Gallus?

Da questo schema risulta che il Tacchino è correlato in modo più remoto al genere Gallus rispetto a quanto lo sono il Fagiano, la Pernice, il Pavone e la Quaglia del Vecchio Mondo.

Tuttavia recenti vedute sono in disaccordo con quest’affermazione in quanto, paragonando la sequenza degli aminoacidi del lisozima in 7 Fasianoidei e calcolando la media della distanza minima mutazionale [1] , i Fagiani risultano - tra i Fasianoidei - quelli più lontanamente correlati col genere Gallus, da cui consegue che il tacchino si sposta di posizione e diventa correlato al Gallus in modo più prossimo.

Inoltre, misurando 51 scheletri di Gallus, Phasianus e Meleagris, attraverso l’analisi fenetica si è giunti alla conclusione che il Tacchino è strettamente correlato al Gallus quanto il Fagiano.

Allo scopo di esaminare il ritmo con cui si evolve il genoma degli uccelli, Helm-Bychowski & Wilson (1986) hanno paragonato le mappe di restrizione del DNA nucleare di 7 specie appartenenti alla superfamiglia dei Fasianoidei. Ricorrendo alle endonucleasi di restrizione si può ottenere una mappatura di restrizione, che comporta una frammentazione del DNA isolato dalle specie in studio, provocando la scissione nelle regioni dove è presente una specifica sequenza di nucleotidi. Le avvenute mutazioni a carico di una determinata sequenza possono far cambiare il numero dei siti di restrizione e pertanto anche la mappa di restrizione specifica per quel determinato enzima usato.

I soggetti indagati appartenenti al genere Gallus furono i seguenti: 3 Livorno bianche (Gallus gallus) e un esemplare di Gallo Verde della giungla (Gallus varius). Non so se il fatto di denominare la Livorno Gallus gallus sia una svista dei due studiosi [2] , oppure se si tratti di una terminologia del 1986 che esprime così l’implicito assunto che il nostro Pollo - Gallus domesticus, al quale la Livorno appartiene - deriva dal Gallo rosso della giungla - Gallus gallus -, tema ci terrà impegnati fino a rasentare la nausea.

Interessante - e magari non voluta - è stata la scelta del Gallus varius tra le specie selvatiche. Si tratta dell’unica specie selvatica riconosciuta il cui maschio sia dotato di piumaggio praticamente nero, superata per questa caratteristica solo dal Gallo di Sumatra, ancora in lista d’attesa, e che alcuni hanno già battezzato Gallus sumatrensis con la speranza che qualche indizio permetta di collocarlo nell’Olimpo delle specie selvatiche. A suo tempo vedremo che, filogeneticamente, dapprima vi fu l’eumelanina e che solo per mutazione si ebbe la comparsa di feomelanina (Giuseppe Prota, comunicazione personale, 1996).

In base al cladogramma proposto dai due studiosi dell'Università di Berkeley in California, possiamo dedurre che è avvenuto un salto improvviso al momento della separazione tra le due specie di Gallus, salto improvviso che si è verificato quando la specie della giungla e quella domestica se ne sono andate ognuna per proprio conto. Si tratta forse del distacco da un antenato comune ad ambedue, senza che una delle 4 specie ufficiali selvatiche di Gallus abbia dato il suo contributo diretto ai nostri polli domestici? Si tratta di un antenato tutto nero?

È logico che il vecchio proverbio, anche se non ci consola, mitiga la nostra curiosità: Chi vivrà vedrà.

Paragonando appunto le mappe di restrizione del DNA nucleare, i suddetti autori hanno potuto dedurre che gran parte del genoma dei Fasianoidei si evolve con un andamento uniforme e suggeriscono una revisione filogenetica delle relazioni tra le specie - e i possibili tempi di divergenza - secondo il seguente schema:

Albero evolutivo dei Fasianoidei
proposto da Helm-Bychowski & Wilson nel 1986

 sommario 

 avanti 


[1] Distanza mutazionale minima: consiste nel numero minimo di sostituzioni nucleotidiche richiesto dal codice genetico per giustificare il numero osservabile di differenze a carico della sequenza di aminoacidi in due proteine. Questo dato è confortato anche da dati immunologici.

[2] Il 30 luglio 1996 scrissi ai due studiosi esprimendo questi dubbi, ma la lettera è tornata al mittente in quanto Kathleen Helm-Bychowski risulta attualmente sconosciuta all’Università di Berkeley in California, mentre Allan Wilson è deceduto nel luglio del 1991.