Lessico
Horus

In
egiziano Hor, dio egizio, raffigurato in figura di falco (o con la
testa di falco) probabilmente con allusione ai suoi caratteri uranici; infatti
talvolta era inteso come un dio-cielo i cui occhi erano il Sole
e la
Luna
.
Questa dimensione cosmica si proiettò, sin da epoca predinastica, nella
figura del faraone, che divenne una specie di incarnazione di Horus.
Figlio di
Osiride
,
quando il padre fu ucciso da Seth
, Horus lo vendicò uccidendo a sua volta
Seth. Questo, almeno, secondo la versione mitica a cui si riallaccia la
concezione definitiva della regalità, quella per cui il faraone morto è
identificato con Osiride e il suo successore vivente è identificato con Horus.
In funzione della teologia regale, Horus poteva essere venerato come dio bambino, ma nel suo aspetto di sovrano celeste poteva essere anche “Horus il Vecchio” (Hr-Wr) come era chiamato il dio di Letopoli, figlio di Geb e Nut, e dunque fratello, anziché figlio, di Osiride.
